Creepypasta – La casa sul lago

Condividi

L’innocenza infranta di una bambina perseguita un pescatore nella casa sul lago.

Mi chiamo Marco e sono un appassionato di pesca. Un giorno, durante una battuta di pesca al lago, ho trovato una casa abbandonata. Era una casa diroccata, con le finestre rotte e la facciata coperta di edera. Incuriosito, ho deciso di esplorarla.

Entrando nella casa, ho subito avvertito un senso di oppressione. L’aria era densa di polvere e il silenzio era assordante. Le stanze erano arredate con mobili vecchi e coperti di ragnatele. In una stanza ho trovato un diario appartenuto a una bambina di nome Giulia. Il diario raccontava la sua vita nella casa sul lago, una vita triste e solitaria. Giulia scriveva di essere perseguitata da una presenza misteriosa che la terrorizzava.

Mentre leggevo il diario, ho iniziato a sentire dei rumori strani. Sembravano provenire dal piano di sopra. Salito le scale, ho trovato una stanza buia. Accendendo la luce, ho visto una figura immobile in piedi in un angolo. La figura era di una bambina, vestita di bianco. I suoi capelli erano lunghi e neri e i suoi occhi erano completamente bianchi.

Terrorizzato, sono scappato dalla casa e non mi sono mai più voltato indietro. Da quel giorno, non ho mai più pescato in quel lago. Non so cosa fosse quella figura, ma so che era qualcosa di malvagio.

Ancora oggi, a distanza di anni, mi capita di svegliarmi di notte con il sudore freddo sulla fronte e l’immagine di quella bambina bianca negli occhi. Non so se sia stata solo una mia allucinazione, ma una cosa è certa: non tornerò mai più in quella casa sul lago.

Giuseppe Gallo©2024 – RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *