SANREMO 2021: Intervista a MALIKA AYANE

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Malika Ayane, in gara al 71° Festival di Sanremo con la canzone di successo “Ti piaci così”, è pronta per esibirsi nella serata finale della kermesse E’ nella top ten della classifica generale del Festival ed è pronta a sfoggiare tutto il suo talento. Conosciamola insieme in questa intervista!

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Ciao malika, complimenti per le tue performance in queste serate di Sanremo.

Grazie!

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Grazie a te per le emozioni che ci dai. A proposito della serata cover, volevo chiederti come è nata l’idea di interpretare “Insieme a te non ci sto più” e come è nata la coreografia che ha caratterizzato il brano durante la serata cover.

L’idea è nata da un suggerimento indiretto. Scegliere la cover è sempre un momento abbastanza complicato. Io ero partita con un brano a tempo, però effettivamente mi sono resa conto che avevo già un brano a tempo in gara e comunque la “malika lacrimosa” un po’ manca, proprio per completare il quadro delle sfaccettature. Per cui analizzando le canzoni a disposizione ho pensato che quella canzone fosse perfetta, perché intanto è una canzone degli anni ’60, ed è sempre bello riportare, magari per le nuove generazioni, dei brani a loro sconosciuti. Poi è un brano che ha cantato Caterina Caselli, che è una persona molto importante per me; e Paolo Conte lo ha composto, che è un altro artista fondamentale per la mia storia. Quindi ho messo insieme i pezzi. Per quanto riguarda la coreografia avevamo costruito un lavoro basato molto più sull’intimità, con le misure sagge dei protocolli di sicurezza. Abbiamo realizzato questa cosa tenendo le distanze giuste e quindi trasformandolo in un lavoro sull’incomunicabilità, che quindi era coerente col brano ma anche rappresentativo del momento.

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Tornando alla canzone in gara, “Ti piaci così” parla della consapevolezza verso se stessi. Anche Gaia in “Cuore amaro” parla dell’amore verso se stessi. Quindi il “rispetto per sé stessi” è anche un po’ il tema centrale sia testuale che musicale di questo festival.

Io penso che sia un sentimento abbastanza collettivo nel momento in cui ci troviamo a vivere una realtà nella quale l’unica cosa che abbiamo è il tempo e sono le emozioni essenziali. Le emozioni essenziali ci portano a capire che, alla fine, è solo su di noi che possiamo contare, che non vuol dire essere irrispettosi verso gli altri ma semplicmenete guardare a sé con lucidità e rispetto che poi ci permette di stare meglio nel contesto, di difendere e di preservare tutto ciò che sta intorno.

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Grazie e buona fortuna per stasera.

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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