Intervista a Brusco: con “Barcarolo Romano” omaggia la canzone popolare romana

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Il cantautore Brusco ci racconta in esclusiva il suo nuovo singolo: Barcarolo Romano.

“Barcarolo Romano” è una reinterpretazione fresca di un classico della canzone romana. Qual è stata la tua ispirazione dietro questa nuova versione e come hai lavorato per mescolare le sonorità caraibiche con il tema della Roma contemporanea?

 Ho sempre amato la canzone popolare. Gli stornelli romani, ma anche quella napoletana come i cantastorie siciliani. Non è la prima volta che interpreto brani del genere. Questa volta però ne ho fatto una versione reggae, aggiungendo le mie strofe per parlare della Roma che vedo tutti i giorni. L’idea è nata in sala prove quando con la mia band, i Roots in the Sky , abbiamo provato a fare una versione reggae del Barcarolo. Ho subito sentito le vibes e con Bizzarri abbiamo realizzato la canzone come la ascoltate. La Paura è sempre quella di rovinare qualcosa di “sacro”, ma sono molto contento del risultato e dei feedback ricevuti da tutti quelli che la stanno ascoltando.

Hai menzionato che questa canzone parla della Roma dei nostri giorni con un tocco di ironia. Quali sono gli elementi della vita quotidiana romana che hai voluto mettere in evidenza nel testo e nella musica di “Barcarolo Romano”?

Riassumendo e forse banalizzando posso dire che Roma è stupenda ma impegnativa come città da vivere, così come lo siamo noi romani. Ci tenevo che il protagonista, come lo è nel brano originale e nel videoclip che abbiamo girato, fosse il Tevere.

Con una carriera così prolifica e diversificata nel panorama musicale italiano, come ti senti nel continuare a esplorare nuovi suoni e stili con ogni nuovo progetto? Cosa ti motiva a sperimentare e adattare classici come “Barcarolo Romano” al tuo stile unico?

Allora, io vivo, canto e scrivo in un limbo. Un mondo a parte. Non mi devo confrontare con grandi case discografiche, radio, playlist e il grande pubblico. Questo sicuramente può essere considerato un limite, d’altronde visto il genrre che faccio e le cose di cui parlo lo ho sempre messo in conto. Ma al tempo stesso questa condizione mi consente di essere veramente libero. Di scrivere la mia musica come e quando voglio, di esplorare senza troppa paura di sbagliare, di decidere come fare i miei tour. Non ho mai voluto manager, Major, agenzie. In questo mio universo riesco a fare tutto a modo mio e questo mi fa stare bene. Credo sia una condizione ideale per chi fa il mio lavoro, se così si può chiamare. Mi ritengo fortunato ma, senza modestia sono stato anche bravo nel seguire un percorso unico , forse rischioso, ma che mi consente di vedere facendo quello che amo fare.

Hai annunciato un nuovo album e un tour estivo. Cosa possiamo aspettarci da questo prossimo capitolo della tua musica e quali sorprese hai in serbo per i tuoi fan durante il tour?

Ogni progetto musicale rispecchia il periodo della mia vita in cui è stato scritto. Siccome non mi piace raccontare la mia intimità a parole visto che lo faccio nelle canzoni non do anticipazioni. Uscirà un album preceduto da qualche singolo. Barcarolo Romano indica la direzione. Sempre controcorrente!

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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