Creepypasta – L’inferno Digitale

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Fuggendo dall’Inferno Digitale: L’oscura verità dietro il software che condanna alla perdizione eterna.

Nel cuore della notte, quando la città giace immersa nel silenzio, c’è un’ombra che si muove tra i vicoli desolati. È una figura solitaria, un giovane programmatore di nome Marco, che brama scoprire il segreto di un vecchio software trovato in un oscuro angolo del web. Il programma si chiama “InfernOS” e promette di portare l’utente in un viaggio attraverso un mondo digitale ispirato all’Inferno di Dante Alighieri.

Senza pensarci due volte, Marco decide di installare il software sul suo computer. Appena il programma si avvia, lo schermo si trasforma in un labirinto di linee di codice e simboli sinistri. Una voce distorsa emana dall’altoparlante, invitandolo ad accettare le condizioni del contratto d’uso, senza specificare le conseguenze di un eventuale rifiuto. Attratto dalla curiosità, Marco accetta.

Immediatamente, il suo monitor si tinge di rosso fuoco e le lettere fluorescenti cominciano a formare parole, frasi, interi canti dell’Inferno di Dante. Marco si ritrova catapultato in un mondo digitale raffigurante l’Inferno, ma è tutto così reale, così tangibile.

Le urla dei dannati risuonano nelle sue orecchie mentre cammina attraverso le varie bolge. Ogni tanto, il suo computer emette suoni sinistri e strani glitch visivi lo fanno rabbrividire. Tuttavia, non può fare a meno di essere affascinato dalla precisione con cui il programma ricrea il poema di Dante.

Ma mano a mano che avanza, Marco si rende conto che il software non è solo un semplice gioco. È un labirinto di terrore e follia, un labirinto dal quale sembra impossibile trovare un’uscita. Le ombre dei peccatori lo avvolgono mentre cerca disperatamente di sfuggire al suo destino.

Ogni volta che crede di avvicinarsi alla fine, il software sembra reagire in modi imprevedibili. Si blocca, si riavvia, mostra messaggi criptici che lo avvertono di non continuare. Ma Marco è determinato a scoprire cosa si nasconde dietro questo inferno digitale.

Infine, raggiunge la zona finale del gioco, dove incontra il custode del software, una figura oscura e sinistra che si rivela essere l’incarnazione di Lucifero stesso. L’entità lo guarda con occhi fiammeggianti e ride in modo malvagio mentre rivela la verità spaventosa: Marco è intrappolato per l’eternità nell’Inferno digitale, destinato a ripetere il suo viaggio tormentato all’infinito, come un moderno Sisifo condannato a un ciclo senza fine di sofferenza informatica.

Con un grido di terrore, Marco realizza il suo tragico errore mentre le fiamme digitali divorano la sua coscienza, e il suo corpo rimane immobile, seduto davanti al computer, testimone silenzioso di una follia informatica che nessuno potrà mai capire.

Giuseppe Gallo©2024 – RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Gallo

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