RECENSIONE FILM. Dragon Ball Super – Super Hero

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Il miglior film di Dragon Ball mai realizzato, grazie a una trama che ripesca il significato più profondo della serie, trovando il giusto equilibrio tra gli elementi comici e le spettacolari scene d’azione  

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Magenta, figlio del comandante Red, vuole far rinascere la terribile armata del Red Ribbon. Assolda con l’inganno il Dr. Hedo, nipote dell’ex scienziato del Red Ribbon Dr. Gelo, fan della giustizia e dei supereroi. Magenta fornisce a Hedo i fondi necessari per costruire due nuovi cyborg, Gamma-1 e Gamma-2, supereroi artificiali incaricati di distruggere la fantomatica società segreta di Bulma e i suoi amici. Gohan e Piccolo sono pronti a fermare il ritorno dei vecchi nemici e ad affrontare l’arrivo di una minaccia ancora più grande.

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Dragon Ball Super – Super Hero è il 21esimo film d’animazione dedicato alle avventure di Goku e dei suoi amici, nonché il secondo basato sulla serie Dragon Ball Super. Questo film vede, per la quarta volta, il coinvolgimento del creatore del manga originale, Akira Toriyama, che ha curato la sceneggiatura e il character design dei personaggi, vecchi e nuovi.

Dal 2013, con Dragon Ball Z – La Battaglia degli Dei, la partecipazione diretta di Toriyama ha innalzato ulteriormente il livello di qualità dei progetti cinematografici del franchise. Dal 1986 al 1995, gli sceneggiatori e i character designer che si sono avvicendati nei 17 film precedenti avevano sempre garantito la realizzazione di buoni OAV (Only Anime Video), sviluppati parallelamente alle vicende ufficiali del manga e della relativa serie animata. Erano storie che sì incentravano principalmente sui combattimenti, con nemici sempre più forti ed eroi sempre più inquadrati in schemi rigidi, lì dove l’aspetto fisico di ciascun personaggio definiva istantaneamente il suo ruolo, serio o comico, all’interno della vicenda. Film belli da vedere, appassionanti da seguire, che nella loro prevedibilità rassicuravano lo spettatore, che alla fine della visione non rimaneva mai deluso.

In Dragon Ball Z – La Battaglia degli Dei Toriyama recuperò l’ironia che caratterizzava la prima parte del manga, ereditata a sua volta da un suo lavoro precedente, Dr Slump. Nel film del 2013, Toriyama ci fece conoscere Beerus, il dio della distruzione, e il suo assistente Whis, personaggi che catturano subito l’attenzione dello spettatore per la loro forza spaventosa e per una golosità senza freni. Villain potenzialmente cattivi ma allo stesso tempo comici, nemici simpatici come la banda di Pilaf, ma allo stesso tempo amici e alleati di Goku, che qui supera il livello di Super Saiyan con una nuova power up: il Super Saiyan God dai capelli rossi. Un film con poca azione ma con molta comicità. Un ritorno alle origini per il franchise di Dragon Ball.

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Nel 2015, con Dragon Ball Z – La resurrezione di F, Toriyama riportò in vita il villain più iconico della serie, Freezer, in un film molto più serio del precedente, pieno di azione e con nuove power up sempre più potenti. Il film, nello stile, ricorda gli OAV degli anni ’80-’90, ma regala ai fan un elemento di stupore, una piccola grande novità: il ritorno in battaglia di Tenshinhan e, soprattutto, del Maestro Muten. Questi due personaggi, verso la fine del manga e dei relativi OAV, erano stati relegati ai margini delle vicende, spesso con ruoli leggeri nei riempitivi comici, poiché non avevano il livello combattivo adatto per affrontare gli avversari sempre più forti dei vari archi narrativi. In Dragon Ball Z – La resurrezione di F Toriyama ridonò loro la dignità “perduta”, facendoli fronteggiare con successo Freezer e il suo esercito di mille uomini.

Nel 2018 Toriyama rivisitò un personaggio iconico degli OAV, Broly, e riscrisse la storia del Saiyan Bardack, padre di Goku, e della distruzione del pianeta Vegeta. Dragon Ball Super – Broly vira tutto nuovamente sull’azione, giocando sul recupero e sulla rivisitazione di personaggi ed elementi storici della serie, ma sempre con piccole novità a livello di trama e di nuovi characters che danno quel tocco di imprevedibilità e stupore che sorprendono gli spettatori vecchi e nuovi senza scuoterli o deluderli.

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A distanza di quasi dieci anni, l’obiettivo cinematografico di Toriyama sembra ormai chiaro: mescolare l’azione della serie Z all’umorismo della serie originale, giocando con i protagonisti storici e recuperando i villain del passato, con l’aggiunta di nuovi personaggi e inedite situazioni che non scontentano i fan più vecchi e che attirano le nuove generazioni.

Tutto questo è Dragon Ball Super – Super Hero, forse il compendio decennale di tutta l’esperienza cinematografica di Toriyama.

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È la prima volta, infatti, che un film di Dragon Ball trova quel giusto equilibrio tra epici combattimenti e comicità demenziale: i due aspetti che caratterizzano il cuore di tutta l’opera di Toriyama, e che solo l’autore stesso poteva portare sullo schermo in tutto il suo splendore. Un vero e proprio regalo per tutti i fan del manga, che in 100 minuti di film possono vivere l’esperienza Dragon Ball in tutta la sua completezza.

Il senso di stupore e di novità è rappresentato innanzitutto dalla trama, che vede protagonisti Gohan, figlio di Goku, e il suo maestro, il namecciano Piccolo; mentre Goku e Vegeta sono relegati a un ruolo marginale e molto comico, sul pianeta di Beerus. Il film, quindi, ci dà l’opportunità di approfondire nuovamente il rapporto tra Gohan e Piccolo, ma soprattutto quello fra i due guerrieri e la piccola Pan, figlia di Gohan, che nella sua spensieratezza ricorda a tratti l’Arale di Dr Slump.

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Nei primi minuti del film vi è un grande spazio dedicato alla conoscenza dei villain, forti, spietati e comici allo stesso tempo. Toriyama, come al solito, riesce a farceli amare in pochi secondi e con pochi semplici gesti. Magenta, dalla grande perfidia e dalla piccolissima statura; il suo assistente Carmine, altrettanto spietato ma con la passione per il video editing; il Dr Hedo, geniale scienziato affamato di soldi e di biscotti; Gamma-1, serio e preciso, e Gamma-2, forte ma spaccone. Questi ultimi sono una chiara parodia dei supereroi americani e dei Tokusatsu giapponesi, che vedono il loro più alto esempio in Ultraman o nei film di Godzilla, pellicole incentrate su mostri giganti (i cosiddetti kaijū) ai quali è ispirato il villain più spietato del film, il pericoloso Cell Max, nuova versione del cyborg Cell del manga e che ci ricorda il gigantesco demone Hildegard dell’OAV L’eroe del pianeta Conuts (1995).

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Nel film troviamo nuove power up e la rivalutazione di un altro goffo personaggio, il Gotenks ciccione. Da sempre visto come ruolo caricaturale e come ostacolo alla battaglia contro il nemico di turno, qui la malandata fusione tra Goten e Trunks avrà un ruolo decisivo nella battaglia finale. 

Un altro aspetto fondamentale e accattivante è lo spazio lasciato alla quotidianità dei protagonisti. Vediamo Piccolo vestire i panni della “balia” di Pan, Gohan alle prese con lo studio o Bulma intenta a chiedere al drago Shenron di esaudire desideri futili come quelli di Oolong nel manga originale.

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Dragon Ball Super – Super Hero è anche il primo film del franchise realizzato interamente in CGI. Il regista Tetsuro Kodama ha scelto appositamente la tecnica di animazione del “cel shading”, uno stile non fotorealistico di visualizzazione di modelli 3D finalizzato a far apparire questi ultimi come se fossero disegnati a mano. Una tecnica di animazione che avvicina la pellicola allo stile dei videogame, e che a prima vista può far storcere il naso ai fan più tradizionali. Tuttavia, alla visione del film, si può notare come questa tecnica sia funzionale a rendere più dinamici i combattimenti e, soprattutto, a “umanizzare” i personaggi animati. 

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La colonna sonora in stile Avengers di Naoki Satō è solo la ciliegina sulla torta di questo strepitoso film d’animazione, epico e divertente. Un’esperienza visiva che cattura lo spettatore e lo fa partecipare attivamente all’azione. Un film in grado di trasformare la sala cinematografica in un vero e proprio stadio, e che dopo due anni lontani dal grande schermo, ci fa tornare la voglia di andare al cinema.  

Grazie sensei Toriyama!  

 

Titolo: DRAGON BALL SUPER – SUPER HERO (Doragon Bōru Sūpā Sūpā Hīrō) 

Musica: NAOKI SATŌ – Prodotto da: NORIHIRO HAYASHIDA – Produttore esecutivo: AKIO IYOKU

Soggetto, Sceneggiatura, Character design: AKIRA TORIYAMA

Regia: TETSURO KODAMA

Distribuzione: SONY PICTURES, CRUNCHYROLL

Dragon Ball Super – Super Hero – Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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