RECENSIONE FILM. Amare Amaro

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Un adattamento moderno dell’Antigone di Sofocle, che guarda al passato e al presente veicolando il rispetto per la dignità umana

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Nel piccolo e tranquillo paesino siciliano di Santo Stefano un brutale avvenimento sconvolge la comunità: lo scapestrato Giosuè rimane ucciso dopo aver causato, a sua volta, la morte di altre due persone. Il fratello Gaetano (Syrus Shahidi) è il fornaio del paese, e nonostante la diffidenza dei paesani per le sue origini franco-siciliane, è l’unico della famiglia che va d’accordo con gli abitanti del villaggio. Pur consapevole delle colpe di cui si è macchiato il fratello, Gaetano ne reclama il corpo per dargli giusta sepoltura, trovando però un muro nelle autorità della comunità, rappresentate dal sindaco e ‘padrone’ del villaggio, Enza (Celeste Casciaro) e dal suo braccio destro, Marcello (Tony Sperandeo), Maresciallo dei Carabinieri. Con l’aiuto della sua fidanzata Anna (Virginia Perroni), figlia di Enza, Gaetano decide di sfidare l’ordine cittadino per riprendersi il corpo del fratello.

“Amare Amaro” è una coproduzione franco-italiana del 2018, esordio al lungometraggio del regista Julien Paolini. Il film, dopo la partecipazione al Taormina FilmFest e la vittoria del Grand Prix come miglior film poliziesco al Festival Polar de Cognac, arriva in Italia attraverso Prime Video, veicolando il suo messaggio di riconoscimento della dignità umana, adattando l’Antigone di Sofocle in un tempo sospeso, che strizza l’occhio al nostro presente e a un passato non tanto remoto.

“Amare Amaro” è un dramma sociale ma soprattutto familiare, dove l’amore di una giovane coppia si scontra con il rispetto delle rigorose tradizioni e dei pregiudizi delle proprie famiglie che, ciascuna a suo modo, cerca di far fronte a una dolorosa tragedia che ha nuociuto all’immagine di entrambe. Un Amore che deve districarsi tra due strade insidiose e dal traguardo Amaro.

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Ambientato in una Sicilia insolitamente buia, ventosa, toccata da tenui raggi solari, in una scelta di scenografia e costumi che richiama il presente ma anche un passato non molto remoto, la storia vede i suoi protagonisti agire tra le chiacchiere moleste dei paesani che assurgono al ruolo del coro della tragedia greca. Un paese che è “come una foglia” e “che va dove lo porta il vento”, giudice di un istante ma non della vita intera, che condanna i suoi protagonisti a commettere atti nefasti pur di raggiungere i loro nobili scopi senza modificare lo status quo del villaggio.

“Amare Amaro” corre anche sui binari del polar, il poliziesco francese, ma anche del western, in un viaggio diurno e notturno fra le lucenti lapidi di granito che tanto ricordano i pistoleri di Sergio Leone e la musica di Morricone, richiamata “spiritualmente” dalle note di Pasquale Filastò.

“Amare Amaro” è un film intenso, che parla di amore e di morte, di Eros e Thanatos, del rispetto per la dignità umana, del rispetto delle tradizioni e della voglia di Cambiamento.

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Il film è disponibile dal 14 febbraio su Prime Video.

 

Titolo: AMARE AMARO

Con: CELESTE CASCIARO, SYRUS SHAHIDI, TONY SPERANDEO, CIRO PETRONE,

GABRIELE ARENA, PAOLO BRANCATI, VIRGINIA PERRONI FRANCESCO CALTABIANO

Fotografia: TRISTAN CHENAIS – Musica: PASQUALE FILASTO’ – Costumi: FRANCESCO SANTORO

Scenografia: LISA PAOLINI – Montaggio: GWEN GHELID

Prodotto da: ANGELO LAUDISA, CLÈMENT LECOMTE, JULIEN PAOLINI, XAVIER PLECHE

Co-Produttori: PIERRE CAZENAVE-KAUFMAN, GREGOIRE GIRAL, QUENTIN HENEGUELLE,

CHRISTOPHE LARUE, PHILIPPE MESTELI, JEAN-CHRISTOPHE SAVELLI

Produttori associati: VINCENZO CUSUMANO, MATHIEU KERNEVEC, JULIEN VICAIRE, SYRUS SHAHIDI

Scritto da: JULIEN PAOLINI, SAMY BAAROUN

Regia: JULIEN PAOLINI

Distribuzione: 102 DISTRIBUTION

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Amare Amaro- Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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