Drunkoressia in aumento tra gli adolescenti

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 Tra le malattie legate ai disturbi alimentari (come anoressia e bulimia) troviamo anche l’abuso di alcol ossia la drunkoressia.

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Storicamente l’abuso di alcol aveva sempre interessato i giovani adulti  i quali assumevano elevate quantità di bevande alcoliche con conseguente ebbrezza temporanea. Oggi, invece, l’età anagrafica si è abbassata coinvolgendo ragazzi in età adolescenziale che consumano alcol troppo prematuramente e, soprattutto, con uno scopo diverso dal semplice piacere di gustarlo.

 

In cosa consiste il fenomeno ?

 La drunkoressia o “anoressia da happy hour” consiste nell’abitudine di digiunare per poi consumare bevande ad  alto tenore alcolico. Comunemente, prima di iniziare a bere si provocano il vomito per vuotare interamente lo stomaco oppure digiunano in modo da ridurre l’apporto calorico del cibo e compensarlo con le calorie dell’alcol in modo da “recuperare energia e aumentarne gli effetti inebrianti”. In pratica, l’unica fonte energetica di sostentamento è l’alcol. Un caso di anoressia su 15 sfocia in drunkoressia e, con questo regime dietetico, i giovani credono di evitare il sovrappeso e l’obesità.

In Italia il fenomeno si sta diffondendo tra i giovani tra i 14 e i 17 anni e 8 casi su 10 riguardano il sesso femminile.

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Quali sono i rischi?

 I “drunkoressici” adulti, oltre che avere dei problemi fisici, sono anche un problema sociale. Queste persone sono incapaci di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Hanno bisogno di assistenza continua e possono diventare pericolosi per sé stessi  e per chi gli sta vicino. Nel caso di drunkoressici adolescenti il problema è ancora più grave. L’alcool favorisce la maggiore permeabilità della parete gastrica e consente all’alcol, che trova lo stomaco vuoto, di entrare in circolo immediatamente. Quindi, oltre ai comuni danni provocati dall’alcol sul fegato e sui tessuti nervosi e cerebrali si possono avere: sbalzi di peso, scomparsa del ciclo mestruale nelle ragazze, osteoporosi, aritmia cardiaca e steatosi epatica Inoltre, molti studi hanno dimostrato che l’alcol è una sostanza cancerogena.

 

Come fare prevenzione?

Purtroppo, intorno al problema esiste molta omertà, le persone ammalate di “drunkoressia” cercano di nascondere la loro malattia anche in ambito familiare.

Esistono strutture dedicate alla cura delle malattie causate dall’abuso di alcol che consentono di ritornare ad una vita normale. Naturalmente, la famiglia e gli amici possono tenere sotto controllo le persone a rischio e possono intervenire con l’aiuto delle strutture sanitarie.

Gli alcolici vanno eliminati sotto i 17 anni perché l’apparato digerente è ancora incapace di smaltire l’alcol; mentre è bene limitarsi a un bicchiere fra i 17 e i 20 anni e oltre i 65. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità consiglia per gli adulti: 2 dosi di alcol al giorno per gli uomini (una dose equivale a un bicchiere da pasto di vino o a una lattina di birra o a un bicchierino di superalcolico) e 1 dose al giorno per la donna.

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Angela Astone

Angela Astone

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