RECENSIONE FILM. Tolo Tolo

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Checco Zalone esordisce alla regia con un film imprevedibile, ben scritto e ben confezionato. Politico e a tratti drammatico ma che non rinuncia alla comicità irriverente.

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Pierfrancesco (alias Checco) Zalone è un imprenditore divorato dai debiti, costretto a lasciare Spinazzola e a fuggire in Africa. Integratosi nella comunità, a causa della guerra sarà costretto a scappare dalla sua nuova terra per tornare nella vecchia, in una imprevedibile avventure sulla rotta dei migranti.

“Tolo Tolo” segna un leggero cambio di rotta per il comico barese.

Un grosso budget e un tricolore meno italiano (ma molto più francese) caratterizzano l’esordio alla regia di Checco Zalone.

Dopo aver esplorato a 360° i problemi dello stivale, il comico barese “migra” a sud del mondo, lasciando il Belpaese ai margini del film per concentrare la narrazione sull’Africa e sulla vita del migrante lungo la rotta che porta al mare. Ciò ha richiesto un po’ di tempo per permettere allo spettatore italico di immedesimarsi nel nuovo contesto, togliendo spazio a qualche risata nel primo tempo, recuperato a pieno nel secondo, quando ormai anche lo spettatore è diventato un “migrante”.

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Checco Zalone confeziona un film intelligente, a metà tra la commedia, il musical, il dramma e il cartone animato.

Gli ottimi effetti speciali, il montaggio ben ritmato e una fotografia che esalta soprattutto la vastità del paesaggio, rendono appetibile il film al mercato internazionale e soprattutto europeo, grazie alla presenza di un cast multietnico dove tra africani, tedeschi e francesi, Checco risulta quasi l’unico “straniero”. I comprimari non sono macchiette, ma persone reali, personaggi ben caratterizzati e pieni di sfaccettature, un po’ bugiardi, un po’ sinceri, ciascuno con i propri obiettivi da portare avanti e da realizzare ad ogni costo.

La maschera di Checco subisce una evoluzione a tratti drastica. Non canta ma sogna di cantare. Gli sale il Duce quando fa molto caldo e il cuore tenero quando deve salvare se stesso e i suoi amici. Odia e ama la sua Patria. Ama e odia chi è diverso da lui.

Le canzoni del film sono molto più incisive che in passato così come l’umorismo che permea la pellicola: molto diretto e meno demenziale.

Un film che scatena risate (ma non a valanga) e fa anche riflettere, prendendo in giro razzisti e anti-razzisti, politici e persone comuni, migranti e stanziali.

Il tutto con ironia intelligente e senza l’obiettivo di offendere. Perché alla fine tutto il mondo è paese: Siamo tutti bravi a parlare, ma nell’agire facciamo schifo.

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Titolo: TOLO TOLO

Con: CHECCO ZALONE, SOULEYMANE SYLLA, MANDA TOURE’, NASSOR SAID BIRYA, ALEXIS MICHALIK, ANTONELLA ATTILI, NICOLA NOCELLA, MAURIZIO BOUSSO, GIANNI D’ADDARIO, BARBARA BOUCHET, NICOLA DI BARI

 Montaggio:PIETRO MORANA – Fotografia: FABIO ZAMARION – Musica: LUCA MEDICI

Costumi: MONICA SIMEONE – Scenografia: MAURIZIO LEONARDI

Prodotto da: PIETRO VALSECCHI

Soggetto e Sceneggiatura: LUCA MEDICI, PAOLO VIRZI’

Regia: CHECCO ZALONE

Distribuzione: MEDUSA FILM

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Tolo Tolo – Trailer

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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