RECENSIONE FILM. Natale in Casa Cupiello

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Una rivisitazione del capolavoro di De Filippo pesante e tragica  che, proiettata nella realtà, ti fa benedire il distanziamento sociale.

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A casa Cupiello il capofamiglia Luca (Sergio Castellitto) si prepara al Natale completando il suo amato presepe Nei giorni che precedono la Festa per eccellenza, tra moglie, figli, generi e amori segreti, si consumerà un dramma familiare.

“Natale in Casa Cupiello” è un classico della commedia teatrale napoletana, scritto e realizzato dal grande drammaturgo Eduardo De Filippo tra gli anni ’30 e gli inizi degli anni ’40. Portato per anni in scena dalla compagnia teatrale dei fratelli De Filippo e da varie compagnie professioniste e amatoriali, questa commedia tragica ha avuto anche due trasposizioni televisive per la RAI nel 1962 e nel 1977, sempre per opera di Eduardo.

Come abbiamo già detto, e come è possibile notare nelle diverse trasposizioni teatrali, prima fra tutte quella realizzata da Luigi De Filippo (1930-2018), nipote di Eduardo, l’idea alla base di quest’opera è quella di essere una TRAGICOMMEDIA, ovvero una commedia con spunti tragici che affronta con leggerezza dei temi importanti. Ma la trasposizione di De Angelis, invece, ha reso l’opera di De Filippo esclusivamente una TRAGEDIA; un “pesante” affresco familiare nel quale regnano solamente odio, rabbia, pianto e nervosismo. L’ironia dell’opera originale, suggerita palesemente dalle battute scritte da De Filippo, è severamente bandita, trasformata in un’amarezza forzata e non necessaria, che mira ad appesantire ancora di più ciò che poteva essere per lo spettatore un momento di “relax”.

Il valido comparto tecnico, dalla fotografia al montaggio, dalla scenografia alla musica e ai costumi, fa del suo meglio per donare dinamicità ad un film di due ore che pare dilatato di almeno quattro. Tutto questo dramma spinto fino agli estremi dell’esagerazione, diventa così irreale che non tocca le corde emotive dello spettatore, più predisposto a cambiare canale che a spendere qualche lacrimuccia.

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La napoletanità raccontata in questo film è basata sugli stereotipi della sceneggiata, realizzata però da gente (regista e sceneggiatori) che, pur essendo napoletana di nascita, sembra aver visto Napoli solo attraverso uno schermo, senza mai averla vissuta veramente.

Castellitto non funziona come Luca Cupiello; la sua parlata napoletana è chiusa e incomprensibile, tanto da rendere necessari i sottotitoli. E’ vero che Castellitto è romano, ma per un attore di fama e con tanta esperienza, noto in passato per aver interpretato magnificamente il ruolo di Padre Pio (campano anche lui), non dovrebbe essere impossibile affrontare il ruolo di Luca Cupiello. Scelta migliore sarebbe stata quella di dare al personaggio una propria interpretazione, mantenendo comunque l’ironia napoletana che caratterizzava l’interpretazione data dallo stesso Eduardo.

Anche il resto del cast, napoletano DOC, non riesce comunque ad essere adatto ai ruoli assegnati. Ogni momento è buono per picchiarsi, gridare e rompere piatti, in un crescendo di rancori e nervosismo che farebbe agitare persino lo spettatore più tranquillo.

Il finale, poi, vira decisamente verso una strada ben precisa. Nell’opera originale di De Filippo il destino di Luca Cupiello, colpito da colpo apoplettico, rimane indefinito; tocca allo spettatore, in base al proprio stato d’animo, decidere a sipario calato se il capofamiglia sia sopravvissuto o caduto nell’oblio. De Angelis e i suoi collaboratori, invece, hanno deciso di prendere una strada ben precisa… quella della morte (ovviamente); suggerita in modo plateale da Luca Cupiello, che fa scivolare lentamente la mano senza vita sul lenzuolo del letto.

Questa trasposizione di “Natale in Casa Cupiello”, quindi, tradisce completamente lo spirito dell’opera originale, nonché il suo concetto di senso della famiglia. Perché passare il Natale con una famiglia del genere, significherebbe benedire il distanziamento sociale.

 

Titolo: NATALE IN CASA CUPIELLO

Con: SERGIO CASTELLITTO, MARINA CONFALONE, ADRIANO PANTALEO, TONI LAUDADIO,

PINA TURCO, ALESSIO LAPICE, ANTONIO MILO

Fotografia: FERRAN PAREDES – Musica: ENZO AVITABILE

Scenografia: CARMINE GUARINO – Montaggio: LORENZO PELUSO

Prodotto da: MARTA ACETO, ROBERTO SESSA – Produttore Esecutivo: CHIARA GRASSI

Tratto dalla omonima commedia di EDUARDO DE FILIPPO

Sceneggiatura: EDOARDO DE ANGELIS, MASSIMO GAUDIOSO

Regia: EDOARDO DE ANGELIS

Distribuzione: RAI

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Natale in Casa Cupiello – Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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