RECENSIONE FILM – Home Sweet Home Alone: Mamma ho perso l’aereo

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Un film più turbolento e senza il cuore della pellicola originale, ma che trova una sua strada personale e divertente con un interessante cambio di rotta

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Pam (Ellie Kemper) e Jeff McKenzie (Rob Delaney), non avendo abbastanza soldi per mantenere la loro casa, sono costretti a metterla in vendita per trasferirsi con i loro figli in un’altra località. Pochi giorni prima di Natale, scoprono che un brutto bambolotto che avevano nel ripostiglio vale ben 200 mila dollari. La coppia cerca di recuperarlo ma scoprono che è sparito! Subito il loro pensiero corre a Max Mercer (Archie Yates), un ragazzino di dieci anni che aveva usufruito del loro bagno durante un’open house. Pam e Jeff riescono a rintracciare la famiglia Mercer per riprendersi il bambolotto, ma Max, dimenticato a casa dalla famiglia in viaggio verso Tokyo, non è disposto ad accogliere gli ospiti nella sua dimora!

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Con Disney+ il longevo franchise di Home Alone arriva al sesto capitolo in trent’anni. I primi due episodi, con protagonista Kevin McCallister (Makauley Culkin), la sua famiglia e i temuti ma simpaticissimi ladri Harry (Joe Pesci) e Marv (Daniel Stern), sono diventati ormai dei classici del periodo natalizio, a dispetto dei successivi tre capitoli che riprendevano il format “ladri vs ragazzino solo in casa” con storie sempre più improbabili, clima natalizio posticcio e trappole poco credibili.

Con queste premesse, il sesto capitolo targato Disney è stato anticipato da polemiche di ogni tipo, soprattutto perché questo nuovo film, diretto dallo sceneggiatore di Borat, Dan Mazer, si era proposto non solo come sequel, ma anche come remake e reboot dei due classici del 1990 e del 1992.

Come si può avere la pretesa di rifare un classico natalizio come Mamma ho perso l’aereo? Con che coraggio si vuole riscrivere la perfetta sceneggiatura, tanto irriverente quanto tenera, del compianto John Hughes? Come replicare la messa in scena, il divertimento, la paura e il cuore che il regista Chris Columbus ha dato alle due pellicole? Ebbene… Home Sweet Home Alone: Mamma ho perso l’aereo non fa nulla di tutto questo. Ed è proprio qui che trova la sua forza.

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Prima di tutto a livello di sceneggiatura c’è un cambio di prospettiva: niente ladri ma una brava, onesta e simpatica coppia che cerca di infiltrarsi nella casa di un bambino che ha rubato loro un bene prezioso. Per la prima volta nel franchise è il bambino ad essere l’antagonista e non la coppia di infiltrati, così disperati da non poter evitare di fare il tifo per loro. Questo cambio di prospettiva porta il film su un binario del tutto nuovo e indipendente sia dai due classici della coppia Hughes-Columbus che dai successivi sequel. 

Non si può replicare la simpatia sincera di Kevin McCallister; la sua forza era quella di essere un bambino “vero”, con i desideri e i passatempi di qualunque bambino della sua età. Invano i protagonisti degli altri sequel hanno provato a imitarlo e nessuno è riuscito a prendere il suo posto nei cuori degli spettatori. E allora Max? Beh, Max Mercer non cerca per niente di essere apprezzato dal suo pubblico; è un bambino viziato, prepotente, antipatico e (forse) anche psicopatico; un vero villain che imita Scarface e mette a soqquadro la sua casa, approfittando della mancanza della sua agitata e isterica famiglia della quale non sente veramente la mancanza. Quest’ultima, poi, a differenza dei McCallister, è praticamente assente all’interno del film. L’unica Mercer ad essere un po’ più approfondita è Carol (Aisling Bea), la mamma di Max, per niente paragonabile a Kate McCallister (Catherine O’Hara), del quale ne copia il look, ma sicuramente più degna di attenzione delle “mamme” dei tre sequel precedenti.

Il senso di “famiglia”, in questo film, è invece dato proprio dai McKenzie, che faranno di tutto per recuperare il pregiato e brutto bambolotto pur di far crescere i loro bravi ed educati figli nella loro casa natale.

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Home Sweet Home Alone, quindi, riprende l’universo dei due classici ma con punti di vista diversi e una trama del tutto nuova, che ricalca quella del primo capitolo solo in certe scene (per altro abbozzate) e in una colonna sonora che riprende e rielabora i temi musicali di John Williams, spesso inseriti all’interno del film in un modo non consono e, a volte, un po’ disturbante per gli amanti delle pellicole originali.

E’ interessante, poi, vedere come Home Sweet Home Alone cerchi di scalzare i tre precedenti sequel ponendosi come diretto successore di Home Alone 2: Mamma ho riperso l’aereo (1992), facendo conoscere allo spettatore il destino di Kevin McCallister e del fratello Buzz (Devin Ratray), che ritorna in questo film nelle vesti di poliziotto.

Home Sweet Home Alone supera egregamente anche la prova “trappole”. Le trappole escogitate da Max sono molto simili a quelle escogitate da Kevin in Home Alone 2, ma con un livello di sadismo maggiore e, più turbolente ed esagerate. Le trappole escogitate da Max riescono allo stesso tempo a disturbare lo spettatore e a farlo ridere a crepapelle. Anche in questo caso Home Sweet Home Alone non cerca di imitare le gag dei film originali, ma vuole porsi come valida alternativa, riuscendoci pienamente.

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Home Sweet Home Alone non ha il cuore e i personaggi dei primi due capitoli, così come non ha le capacità per diventare un classico senza tempo del periodo natalizio, ma riesce comunque a non sfigurare rispetto ai suoi antenati. Questo perché Home Sweet Home Alone, proprio come i primi due film, riesce lì dove i suoi tre predecessori avevano fallito, rappresentando con naturalezza adulti e bambini in una commedia natalizia sincera e priva di “buoni sentimenti”. 

 

Titolo: HOME SWEET HOME ALONE: MAMMA HO PERSO L’AEREO (Home Sweet Home Alone)

Con: ELLIE KEMPER, ROB DELANEY, ARCHIE YATES, AISLING BEA, KENAN THOMPSON, TIMOTHY SIMONS,

ALLY MAKI, PETE HOLMES, CHRIS PARNELL, DEVIN RATRAY

Fotografia: MITCHELL AMUNDSEN – Musica: JOHN DEBNEY

Scenografia: RUSTY SMITH – Montaggio: DAVID RENNIE, DAN ZIMMERMAN

Prodotto da: HUTCH PARKER, DAN WILSON – Produttore Esecutivo: JEREMIAH SAMUELS

Basato sulla sceneggiatura di JOHN HUGHES – Soggetto: MIKEY DAY, STREETER SEIDELL, JOHN HUGHES

Sceneggiatura: MIKEY DAY, STREETER SEIDELL – Regia: DAN MAZER

Distribuzione: DISNEY+, 20th CENTURY STUDIOS

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Home Sweet Home Alone: Mamma ho perso l’aereo – Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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