RECENSIONE FILM. We Can Be Heroes

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Una favola supereoistica colorata e fumettosa, dove il senso di Famiglia si respira dentro e fuori dal film.

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In un mondo dove le certezze sono sempre meno, l’unica certezza sono gli Heroics, i supereroi che proteggono la Terra. Ma quando tutti loro vengono rapiti dagli alieni, toccherà ai loro figli entrare in azione e salvare il mondo… e i genitori!

Dopo aver prodotto la serie animata “Spy Kids – Missione Alfa”, Robert Rodriguez debutta su Netflix come regista in una versione infantile e quasi parodistica degli Avengers e della Justice League. 

Coloratissimo e fumettoso, il film vede protagonisti un gruppo di supereroi supportati da una grande agenzia internazionale simboleggiata da una in corsivo molto simile alla A degli Avengers, ma con una organizzazione in stile S.H.I.E.L.D., ma anche un po’ HYDRA.

Nel team di supereroi adulti tornano Sharkboy e Lavagirl, il “ragazzo-squalo” e la “ragazza-lava” protagonisti dell’omonimo film diretto da Rodriguez nel 2005. In questa pellicola i due supereroi ovviamente non sono più frutto dell’immaginazione di un bambino, ma guerrieri in carne ed ossa in rapporto d’odio-amore con i propri colleghi di lavoro, ognuno con superpoteri quali super velocità, super forza, super canto e… super volo. Gli Heroics sono una vera e propria super fusione tra gli Avengers e la Justice League, con uno Sharkboy che nell’aspetto assomiglia “vagamente” al Batman degli anni ’90.

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 Ma nel film i veri protagonisti sono i figli degli Heroics, piccole pesti coraggiose molto più coraggiose e mature dei loro genitori. Un gruppo vario e inclusivo con poteri simpatici e originali. C’è chi è completamente elastico, chi disegna il futuro, chi può andare a rallentatore, chi va avanti o indietro nel tempo, chi ha una super voce, chi manovra l’acqua o chi ha la super intelligenza, chi ha tutti i poteri … e chi non ne ha nessuno. Ed è proprio la “meno potente” di tutti ad avere in mano il destino di questa storia: Missy Moreno (Yaya Gosselin), una bambina latino americana che porta avanti i valori di unità familiare in una famiglia di guerrieri molto simile ai Cortez di Spy Kids. 

L’amore e l’unità familiare è un tema ricorrente nel Cinema di Robert Rodriguez, presente sia dentro che dietro il film. Supportato sempre dall’altrettanta creatività di fratelli, sorelle, secondi cugini ed (ex) moglie, che in più di vent’anni di carriera hanno svolto il ruolo di produttori, co-autori, montatori ecc.; oggi a questa grande troupe familiare si aggiungono i figli del regista: Racer Max nelle vesti di produttore e Rebel come autore della colonna sonora. 

Esonerato, dopo anni, dalla parte musicale del film, Robert Rodriguez rimane come sempre regista, autore, direttore della fotografia e montatore del film, regalando come sempre il suo tocco artigianale.

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Fra astronavi aliene, colpi di scena, risate e combattimenti adrenalinici, “We Can Be Heroes” ci rende tutti eroi per un giorno, in una favola supereoistica colorata e fumettosa, dove il senso di Famiglia si respira dentro e fuori dal film.

 

Titolo: WE CAN BE HEROES

Con: YAYA GOSSELIN, LYON DANIELS, HALA FINLEY, LOTUS BLOSSOM, DYLAN HENRY LAU, ANDREW DIAZ, 

ISAIAH RUSSELL-BAILEY, AKIRA AKBAR, NATHAN BLAIR, VIVIEN BLAIR

Fotografia: ROBERT RODRIGUEZ – Musica: REBEL RODRIGUEZ – Costumi: PETER DAULTON

Scenografia: BART BROWN, JENNIFER LONG – Montaggio: ROBERT RODRIGUEZ 

Produttore associato: TOM PROPER

Prodotto da: ROBERT RODRIGUEZ, RACER MAX – Produttore Esecutivo: BEN ORMAND

Scritto e diretto da: ROBERT RODRIGUEZ

Distribuzione: NETFLIX

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We Can Be Heroes – Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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