Buon compleanno Cinematografo!

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125 anni fa, il 28 dicembre 1895, al Salon Indien del Grand Café i fratellli Auguste e Louis Lumière, dopo aver girato nove filmati in bianco e nero, organizzarono quella che fu la prima proiezione pubblica (a pagamento) della storia. Prima delle comode poltrone, del suono avvolgente, dei grandi schermi in due o tre dimensioni, la storia della sala cinematografica nacque da un Kinetoscopio. Come? Scopriamolo insieme!

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Per noi il 19 marzo è il giorno della festa del Papà, di San Giuseppe e delle zeppole. Non tutti, però, sanno che in questo stesso giorno, ben 125 anni fa, i fotografi Auguste (1862 – 1954) e Louis Lumière (1864 – 1948) “battevano il ciak” del loro primo film: L’uscita dalle fabbriche Lumière (La Sortie de l’Usine Lumière à Lyon), il primo film della storia.

Tutto cominciò nel 1891, quando Thomas Edison inventò il Kinetoscopio. Con questo strumento, al costo di un penny, uno spettatore poteva assistere alla visione di un breve filmato attraverso un piccolo foro all’interno del dispositivo.

L’invenzione ebbe successo, ma la visione di un film era ancora solo una esperienza isolata e non anche di gruppo, come lo è oggi.

Quando il kinetoscopio arrivò in Francia, nel settembre 1894, l’imprenditore e fotografo Antoine Lumière (1840 – 1911) diede ai suoi figli, Auguste e Louis il compito di migliorarla.

Auguste e Louis Lumière

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I due fratelli lavorarono nelle loro fabbriche di pellicole fotografiche a Lione per giorni e giorni e, nel febbraio 1895, brevettarono uno degli strumenti che avrebbe rivoluzionato il ventesimo secolo: il  Cinématographe, o Cinematografo.

Questo strumento, funzionava sia da camera che da proiettore. La proiezione consisteva in una sequenza di fotografie, scattate in rapida successione per dare l’illusione del movimento.

Il Kinetoscopio

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Louis e Auguste, decisero di sperimentare la loro invenzione proprio il 19 marzo 1895, filmando l’uscita dei loro operai dall’ingresso della fabbrica. Il primo film della storia è, quindi, anche il primo documentario mai realizzato che, in quel minuto di lunghezza, mostra un piccolo spaccato di vita della Belle Époque: un periodo di ricerca e sperimentazione che vide anche la nascita delle prime automobili, degli albori della fantascienza e del sogno di raggiungere la luna; un breve periodo di felicità prima della tragica Prima Guerra Mondiale.

https://www.youtube.com/watch?v=BO0EkMKfgJI

Il primo film della Storia del Cinema

Dopo questo primo esperimento, i fratelli Lumière girarono altri nove brevi filmati, proiettati a Parigi, al Salon Indien del Grand Café, il 28 dicembre 1895, in quella che fu la prima proiezione pubblica (a pagamento) della storia.

Quest’anno il cinema compie 120 anni e con lui anche l’Hangar du Premier Film, l’unico sopravvissuto alla demolizione di quelle fabbriche adiacenti al castello Lumière, oggi sede dell’Institut Lumière, al 25 di rue St. Victor, Montplaisir, alla periferia di Lione, ora ribattezzata rue du Premier-Film. In questo castello, in tipico stile liberty, l’appassionato di cinema potrà vedere, oltre ai resti della fabbrica, anche il Cinematografo N°1 e altre favolose invenzioni di Louis e Auguste, dalla fotografia stereoscopica alle prime foto a colori d’inizio ‘900, che non hanno nulla da invidiare alle moderne fotografie digitali.

In queste fotografie, intravediamo lo stile di vita di una classica famiglia borghese di fine ‘800 che, nella sua semplicità, ha cambiato la storia della comunicazione. Per sempre.

L’institut Lumière, il museo dedicato ai due inventori proprio dove vi era l’ingresso della fabbrica

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Come abbiamo potuto leggere, la storia del Cinema e della Sala Cinematografiche sono strettamente connesse. Un film non può vivere senza le comode poltrone, il suono avvolgente, quella comunità di persone che, nel buio indistinguibile della sala, condividono senza conoscersi le stesse emozioni. Allo stesso tempo, la sala cinematografica non può vivere senza film. Tra i due vi è un rapporto morboso, ostacolato in questi “veloci” 125 anni dalla televisione e dalle piattaforme streaming; metodi alternativi per usufruire dei contenuti audiovisivi, molto più “solitari”, “distrattivi”, ostaggi dei pulsanti di un telecomando o del mouse di un computer. Questi tre metodi convivevano “pacificamente” fino a qualche mese fa, quando l’espandersi del COVID-19, che ha costretto il pubblico a isolarsi nelle proprie case. Lo streaming e l’home video, per giusta necessità e sicurezza sanitaria, stanno crescendo esponenzialmente, ma le sale cinematografiche sono chiuse “quasi” da un anno, così come le emozioni del suo pubblico. Certo, l’abbonamento a un servizio di streaming è molto conveniente: mensilmente costa anche meno di un biglietto del cinema e permette ai suoi utenti di vedere migliaia di film in poche settimane. Ma la magia della sala cinematografica rende ogni film più bello, più coinvolgente, e riuscirà a resistere come minimo per altri 125 anni! Speriamo che questa pandemia finisca presto e che la televisione, le piattaforme streaming e la sala cinematografica torneranno a convivere pacificamente.

Anche se le tue vacanze stanno durando più del dovuto… tanti auguri Cinema!

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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