Vampiri a Trani!

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Misteriosi cadaveri di vampiri ritrovati in delle tombe iapige. Benvenuti a Trani(silvania)!

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Dal fantasma di Armida che si aggira per il castello, ai misteriosi avvistamenti di UFO. Vista la premessa, Trani sembrerebbe la location perfetta per un remake italiano di “Stranger Things”! E se poi ci aggiungiamo anche i vampiri, ecco che uno dei capoluoghi della provincia di BAT (Barletta-Andria-Trani) diventa il potenziale sfondo per un “Twilight” alla pugliese.

Ma tralasciando l’introduzione umoristica, i vampiri a Trani sono stati ritrovati veramente!

Un sospetto nato fra gli studiosi agli inizi degli anni 2000, successivamente alla scoperta di due strane tombe iapigie nel complesso archeologico di Capo Colonna, una penisoletta poco distante dal centro della città.

Nella sepoltura più piccola era deposto un cadavere in posizione prona, inginocchiato, schiacciato da un lastrone piazzatogli sulla spalla; nel secondo sepolcro, invece, c’erano altri tre defunti, di sesso maschile, sepolti con un blocco di pietra addosso.

Le tombe si trovano all’interno di un complesso di insediamento dell’età del Bronzo, precisamente in un edificio costituito da lastroni infissi verticalmente nel terreno, nel quale sono stati ritrovati frammenti di ceramica iapigia della tradizione dauna che, così come le tombe, risalirebbero alla fine del IX o all’inizio dell’VIII secolo A.C.

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La mancanza del corredo funebre e i massi sui loro corpi ci fanno comprendere che i defunti erano sicuramente dei reietti. Tuttavia, dall’analisi dei reperti non sono emersi segni traumatici sui loro corpi. I quattro defunti, quindi, non morirono accidentalmente. Ma perché, oltre al blocco di pietra, le loro tombe erano state sigillate con un lastrone in pietra? Sicuramente era parte di un rituale che impedisse loro di ritornare in vita!

Gli archeologi che hanno esaminato questo caso, hanno trovato analogie con il fenomeno del “vampirismo”. Questo perché la scoperta avvenuta a Trani, unica in Italia, è molto simile ai ritrovamenti archeologici nel nord della Grecia, testimoni di rituali funebri quasi analoghi a quelli del capoluogo pugliese. 

Il fenomeno del “vampirismo” a Trani fu trattato in modo scientifico anche nei secoli precedenti. Fautore di ciò fu Giuseppe Davanzati, arcivescovo di Trani, che nel 1739 scrisse il primo trattato completo sui vampiri: “Dissertazione sopra i vampiri, un viaggio analitico e di stampo illuministico sul fenomeno del vampirismo”, nel quale esaminava l’argomento con piglio illuministico, raccogliendo tutte le leggende sui vampiri che circolavano in Europa. 

A Trani il vampirismo è una questione di “sangue”! Una caratteristica unica che fa di questa città il capoluogo della “Tranisilvania”! 

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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