ALIMENTAZIONE E SPORT TRA OPINIONI E CONTROVERSIE

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La corretta alimentazione e lo sport sono messi in relazione come i due fattori principali per mantenere lo stato benessere e di salute di un individuo.

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L’inattività fisica porta a una perdita della capacità funzionale di muscoli e articolazioni; mentre, la cattiva alimentazione contribuisce a compromettere l’introito di nutrienti necessari per migliorare le prestazioni atletiche e muscolari. La sedentarietà è una delle prime cause di mortalità totale e di incidenza di cardiopatia ischemica.

Fare esercizio fisico funziona come un farmaco, ma senza effetti collaterali perché riduce:

  • il rischio di morte prematura per malattie cardio-vascolari,
  • riduce il rischio di sviluppare diabete, ipertensione, tumori al colon e al seno,
  • migliora il benessere psicologico,
  • controlla il peso corporeo,
  • aiuta muscoli e ossa ,
  • aiuta le persone anziane a mantenere l’equilibrio.

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Dai dati statistici emerge che la popolazione che pratica meno attività fisica o sport è l’età adulta, perché questa fascia di età che ha meno tempo libero ed esercita, spesso, professioni sedentarie.  In questa fascia di età fare attività fisica anche, solamente, per tempi e intensità moderate andrebbe benissimo; basterebbe fare le scale a piedi, usare poco l’auto e il motorino e scegliere di andare a piedi.

In genere, fare 30 minuti al giorno di attività fisica moderata dilazionata nel tempo oppure almeno 10.000 passi al giorno con intensità moderata, aiuterebbe i più pelandroni a fare prevenzione delle malattie degenerative e metaboliche a tutte le fasce di età. Sicuramente, l’educazione al movimento deve cominciare sin da piccoli affinché possa procedere come una sana abitudine per tutto il resto delle nostra vita.

Una valutazione dello stato nutrizionale e della composizione corporea, in funzione dello sport praticato, assicura uno stato di salute ottimale e ottimizza  le prestazioni atletiche. Conoscere il tipo di sport, la specialità , il programma di allenamento  sono informazioni importanti per creare un piano alimentare specifico.  Un attento colloquio con l’atleta  permetterà di conoscere anche le sue abitudini alimentari, il suo stile di vita, la sua idratazione, se una bevande alcoliche o integratori, ecc.

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L’idratazione di un atleta è importante, tutti i giorni il nostro organismo dovrebbe assumere almeno 2,5 litri di acqua e durante l’allenamento si perdono  liquidi e sali minerali con il sudore; bisogna capire se l’atleta consuma acqua o bibite zuccherate o energy drink. Sicuramente l’acqua è da preferire a ogni altra bibita e si consiglia, durante l’allenamento e la gara, di assumerne 200 ml ogni 15-20 minuti; troppi liquidi, invece, diventerebbero dannosi allo scopo. 

La razione alimentare cambia se si parla di allenamento o di competizione.  Lo schema dietetico  deve essere adeguato ed equilibrato, digeribile e che rispecchia la dieta mediterranea. Durante l’allenamento il cibo va assunto in base all’orario in cui viene svolto, viene suddiviso in 5 pasti: colazione, merenda mattutina, pranzo, merenda pomeridiana e cena. . Durante la gara all’atleta spetta un pasto pre-gara, della razione di attesa e della razione di recupero; in questo caso specifico la razione alimentare deve contenere tutti i principi nutritivi (carboidrati, proteine, grassi) anche se al primo posto bisogna sempre porre i carboidrati complessi, seguite da proteine e grassi (i grassi in piccole quantità). Esagerare in proteine escludendo i carboidrati è la scelta peggiore. 

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Angela Astone

Angela Astone

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