Creepypasta – Il Fiume Senza Fine

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Oltre il velo dell’oscurità, il Fiume Senza Fine custodisce segreti che nessuno osa scoprire.

C’era una volta un piccolo paese circondato da fitte foreste e attraversato da un fiume misterioso noto solo come “Il Fiume Senza Fine”. Nessuno sapeva da dove provenisse o dove conducesse, ma la sua presenza era una costante nella vita dei residenti del paese.

La leggenda narra che una giovane donna, chiamata Elara, si fosse avventurata lungo le sue rive una sera d’estate. Elara era una ragazza audace, sempre desiderosa di scoprire nuove avventure. Ma quella notte, non fece mai ritorno a casa.

I giorni si trasformarono in settimane e le settimane in mesi, ma non c’era traccia di Elara. Il paese era immerso nel terrore e nella tristezza, e il Fiume Senza Fine divenne il simbolo del mistero che circondava la sua scomparsa.

Un anno dopo la scomparsa di Elara, un giovane ragazzo di nome Jonas decise di sfidare il fiume. Con l’intento di scoprire cosa fosse successo alla ragazza, si avventurò lungo il corso d’acqua in una notte senza luna.

Mentre avanzava silenziosamente, le acque del fiume sembravano sussurrare parole oscure e le ombre delle alberi si allungavano come artigli affilati. Ma Jonas proseguì senza timore.

All’improvviso, sentì un richiamo flebile provenire dall’oscurità. Era la voce di Elara. Attratto da quel suono, Jonas accelerò il passo, finché non si trovò di fronte a una figura pallida e distorta. Era Elara, ma non era più umana. La sua pelle era traslucida e i suoi occhi emettevano una luce sinistra.

“Jonas…” sussurrò con voce tremante. “Il fiume… è vivo.”

Senza un’altra parola, Elara si sciolse nell’oscurità, lasciando Jonas solo con il suono inquietante del fiume che gli circondava.

Tornato al paese, Jonas raccontò la sua terrificante esperienza, ma nessuno credette alle sue parole. E così, il mistero del Fiume Senza Fine continuò a spaventare e ad inghiottire chiunque osasse avventurarsi lungo le sue rive.

Da allora in poi, nessuno osò più avvicinarsi al Fiume Senza Fine, temendo ciò che poteva nascondere nelle sue acque oscure e nella sua oscurità senza fine.

Giuseppe Gallo©2024 – RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Gallo

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