Creepypasta – Il Divano della Chiamata Maledetta

Condividi

Il divano che vibrava come uno smartphone: una storia da brivido nella casa di campagna

C’era una volta una giovane coppia, Marco e Alessia, che si trasferirono in una vecchia casa di campagna. La casa era affascinante, ma sembrava trattenere un’atmosfera di mistero. Tutto sembrava normale fino a quando non portarono dentro il loro vecchio divano.

Il divano sembrava innocuo all’inizio, ma poi cominciò a comportarsi in modo strano. Di notte, quando tutto taceva, emetteva un debole ronzio, come se fosse vivo. Marco e Alessia attribuirono questo rumore a un vecchio meccanismo interno e cercarono di ignorarlo.

Ma poi, una sera, accadde qualcosa di inquietante. Mentre guardavano un film, il divano iniziò a vibrare leggermente, come se stesse ricevendo una chiamata. Marco pensò che fosse solo la sua immaginazione, ma Alessia lo guardò con occhi spalancati e disse di aver sentito anche lei.

Da quella notte, le vibrazioni continuarono a manifestarsi sempre più frequentemente. Sembrava che il divano stesse rispondendo a una chiamata invisibile, e nessuno dei due osava toccarlo quando questo accadeva. Si sentivano osservati, come se qualcosa o qualcuno li stesse spiando dalla penombra.

Decisero di chiamare un esperto per investigare. Il tecnico, dopo aver esaminato il divano, sembrava scettico. Ma quando si sedette su di esso per provare a capire cosa stesse succedendo, il divano iniziò a vibrare più forte del solito. Il tecnico saltò in piedi, terrorizzato, mentre il divano sembrava quasi emettere un suono simile a una risata malevola.

Marco e Alessia decisero che era abbastanza. Decisero di sbarazzarsi del divano, ma quando tentarono di portarlo via, sembrava impossibile spostarlo. Era come se il divano avesse radici invisibili, ancorate al pavimento della casa.

In preda al terrore, decisero di lasciare la casa immediatamente. Mentre si allontanavano, sentirono un ronzio sempre più forte provenire dalla casa. Guardando indietro attraverso la finestra, videro il divano agitarsi violentemente, come se cercasse di liberarsi dalle sue catene invisibili.

Da quel giorno in poi, nessuno osò più avvicinarsi alla vecchia casa di campagna. E il divano, rimasto lì dentro, continuò a vibrare nell’oscurità, come se stesse ancora attendendo quella chiamata mai ricevuta.

Giuseppe Gallo©2024 – RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *