Intervista a Cesare Bocci e Giulio Pranno | Al Teatro Monticello di Grottaglie con lo spettacolo “Il Figlio”

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Cesare Bocci e Giulio Pranno ci parlano dello spettacolo “Il Figlio”, versione italiana dell’omonimo spettacolo di Florian Zeller nella quale interpretano, rispettivamente, i ruoli di padre e figlio. Lo spettacolo è stato rappresentato al Teatro Monticello di Grottaglie lo scorso 11 marzo: ultima tappa di un tour di grande successo in tutta Italia

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Il testo di Florian Zeller fa parte di una trilogia “Il Padre”, “La Madre”, “Il Figlio”: testi non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi – 6 – e dalle implicazioni umane e sociali. Mentre nel Padre venivano analizzati i rapporti degli altri in rapporto all’Alzheimer qui Zeller ci conduce sapientemente per mano sul terreno delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare.

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TRAMA

Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la sua nuova compagna Sofia. Anna informa il padre che Nicola da tre mesi non ha più frequentato il liceo e secondo lei ha una depressione adolescenziale. Piero ne parla con Nicola che esprime il desiderio di andare a vivere da lui e Sofia. Piero a quel punto decide di cambiare la scuola a Nicola e si dada fare per quanto può per ridare a Nicola il gusto di vivere. La trama è semplice ma non il tessuto di emozioni, la voglia di svelare quel che spesso troppo spesso si nasconde. Sono le prime scene di un testo capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze delle loro incapacità di capire se stessi e gli altri. La vita in tutte le sue sfaccettature. per piantare uno specchio nel cuore a tutti i genitori di un figlio adolescente.

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L’INTERVISTA

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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