Viaggio nella Casa Grotta di Matera

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Venite con noi a visitare l’inedita casa contadina scavata in una grotta, nel Sasso Caveoso di Matera. Un viaggio nel tempo tra semplicità, tradizione e un ambiente unico al mondo.

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La Casa Grotta di vico Solitario si trova nel cuore del centro storico di Matera, davanti alla maestosa gravina che ha reso questa città famosa in tutto il mondo.

Il complesso, in parte costruito e in parte scavato, è costituito dalla casa, dalla neviera e dalla chiesa rupestre in onore di sant’Agostino. La casa è stata abitata fino al 1956, nel pieno del lungo periodo che vide gli abitanti dei Sassi trasferirsi nei nuovi rioni della moderna Matera, in seguito alle leggi speciali sui Sassi voluta dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi. Tuttavia la famiglia che in essa dimorava non ha mai smesso di prendersi cura della Casa Grotta, che è così sopravvissuta al passare degli anni e delle stagioni, ferma nell’epoca in cui è stata lasciata.

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La Casa Grotta di Matera è un vero spaccato di vita contadina, caratterizzata da famiglie numerose che vivevano in simbiosi con i loro animali; dove il mulo con la sua mangiatoia si trovava davanti al letto matrimoniale; dove i figli dormivano nel cassetto più basso della cassettiera; dove si dormiva, si mangiava, si lavorava… sempre in un unico ambiente; dove il letame serviva per scaldarsi durante l’inverno. Un mondo semplice e di sani principi, senza comodità ma con tanta voglia di vivere.

Accanto alla Casa Grotta si trova la Neviera, il deposito dove si raccoglieva la neve durante l’inverno per usarla come refrigerio man mano che le temperature crescevano nei mesi più caldi.

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Completa il tour una grotta naturale e la chiesa rupestre di Sant’Agostino al Casalnuovo, che risale al XIII/XVII secolo. I primi documenti sull’edificio risalgono al 1233 e si riferiscono alla leggenda della venuta a Matera di alcune monache condotte dall’Arcivescovo Andrea e provenienti da Accon, in Palestina. Nel XIV secolo la chiesa fu donata al Monastero di Santa Lucia che la diede in fitto come abitazione a varie famiglie fino al 1723, per poi essere concessa in locazione perenne ad altre famiglie che la utilizzarono come abitazione, deposito di paglia e legna. 

 

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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