Il termine di noccioline americane è il nome comune dei semi prodotti dalla pianta di Arachis Hypogaea, una leguminosa erbacea di origine sud americana (Famiglia botanica Fabaceae). Legume quindi … non frutta secca a guscio! Conosciamo meglio le sue proprietà.
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Le noccioline americane furono importate in Europa per la prima volta da Cristoforo Colombo ma da dove provengono realmente? Sebbene ritenute provenienti dal Brasile, oggi sono gli Stati Uniti i maggiori produttori di arachidi che ne vantano un consumo pro-capite di 3,5 Kg in un anno. Tra gli altri produttori troviamo: Argentina, Cina, India, Senegal, Vietnam, Sud africa. Ne esistono numerose varietà: Spanish, Runner, Virginia, Valencia, Tennessee Red e Tennessee White. Le noccioline vengono commercializzate nel baccello o già sgusciate e cotte e tostate al naturale o salate.
Le noccioline americane sono dei legumi (come fagioli, piselli, fave, ceci e lenticchie) ma hanno una composizione chimica diversa dagli altri legumi e dal punto di vista nutrizionale, sono catalogate come semi oleosi o frutta secca. Infatti, le arachidi sono ricche di grassi soprattutto polinsaturi, proteine a basso valore biologico, fibre, minerali, polifenoli e vitamine. Essendo commercializzate secche o tostate non contengono acqua e per questo hanno un elevato potere calorico rispetto al prodotto fresco.
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In quanto alimento ipercalorico e ad alto contenuto di lipidi, un uso eccessivo di noccioline americane può risultare dannoso per la salute, specialmente per quanti soffrono di malattie cardiovascolari. Mentre nei casi di soggetti debilitati o per gli sportivi le arachidi risultano un buon supporto alimentare. Premesso che si parla di arachidi al naturale, perché le arachidi salate hanno un elevato contenuto di sodio e sono controindicate per chi soffre di ipertensione.
Le noccioline si mangiano come merenda, aperitivo o snack e possono anche essere inserite in alcune ricette. Dal punto di vista commerciale tra i derivati delle noccioline americane c’è l’olio di arachidi che vanta di somigliare molto all’olio di oliva e si presta ad essere largamente utilizzato nella frittura, nella produzione di burro di arachidi, nella produzione industriale della margarina e maionese. Ma l’olio di arachide non viene usato solo a scopo alimentare, bensì può essere impiegato nella cosmesi in quanto ricco di vitamina E; lo troviamo nei saponi e in altri detergenti e nelle creme per il corpo. Tuttavia, l’utilizzo nella cosmesi è molto limitato a causa dell’elevato rischio di allergie alle arachidi.
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Non bisogna dimenticare che la farina di arachidi, che si ottiene dai residui della spremitura per ottenere l’olio, è un alimento senza glutine per questo un ingrediente adatto per i prodotti per celiaci.