I Funghi Ladri parlano del loro singolo “I.N.R.I.cordo”: «La musica è uno “spazio senza confini”»

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Conosciamo la band de I Funghi Ladri, in rotazione radiofonica e sulle piattaforme streaming con la canzone “I.N.R.I.cordo”

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“I.N.R.I.cordo” è un brano dedicato al rapporto con la figura di Cristo. La Sua vita e il Suo esempio sono stati da sempre, per i Funghi Ladri, una spinta a compiere il bene, ogni giorno, nonostante i numerosi limiti umani.

I Funghi Ladri, parlateci di voi.

I Funghi Ladri sono nati da un’idea di MD (il sottoscritto), “partorita” il 1997. Da leader factotum della formazione – che è stata sempre molto cangiante e variabile, ho cercato nel tempo di collaborare con musicisti, cantanti e arrangiatori, che provenivano da diversi generi musicali, proprio perché ho sempre concepito la musica come uno “spazio senza confini”, un po’ come i sogni. E poi, avendo iniziato a scrivere poesie all’età di 12 anni, la scoperta del rap all’età di 14 anni mi ha permesso di accedere ad un mondo infinito, dove si mescolano versi e musica: qui ho trovato la mia dimensione!

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Come nasce “I.N.R.I.cordo”?

“I.N.R.I.cordo” nasce dal mio fortissimo rapporto con Cristo ed è certamente una canzone d’amore, a lui dedicata. La sua vita è stato un esempio per me e, nonostante l’enorme distanza che ci separa (nel compiere il bene), tento ogni giorno di seguire i suoi insegnamenti, cercando di non cadere nelle provocazioni di questo mondo, che troppe volte prova a deviarci dalla nostra naturale propensione al bene.

La canzone, oltre alla componente spirituale, riflette anche sul fenomeno del bullismo…

Si. Certamente il bullismo genera tanta sofferenza in chi lo patisce ma, solitamente, anche chi lo pone in essere, lo fa in reazione a propri traumi o dolori, non comprendendo che, così facendo, non fa altro che peggiorare la propria condizione.

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Prossimi progetti?

Avremo sicuramente dei live, da giugno in poi, che segnaleremo sui nostri profili social.

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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