L’Agenzia Italiana del Farmaco ha presentato il primo “Atlante delle disuguaglianze sociali nell’uso dei farmaci per la cura delle principali malattie croniche”.
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«L’obiettivo di questa nuova pubblicazione, che arricchisce la costellazione dei Rapporti OsMed, è stato valutare come nell’ambito di un sistema universalistico, come il Servizio Sanitario Nazionale, l’accesso al farmaco per le principali malattie croniche sia correlato ad alcuni fattori socio-economici come l’istruzione, l’occupazione, la composizione del nucleo familiare, la densità e la condizione» ha affermato il Direttore Generale Nicola Magrini.
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Dall’analisi emerge che il consumo dei farmaci è più elevato tra i soggetti residenti nelle aree più svantaggiate, probabilmente a causa del peggior stato di salute, che potrebbe essere associato a uno stile di vita non corretto. Si tratta di un fenomeno evidente per quasi tutte le condizioni analizzate, in modo particolare per i farmaci antipertensivi, ipolipemizzanti e, nelle donne, per gli antiosteoporotici.
Correlazioni di questo tipo invece non emergono analizzando l’aderenza e la persistenza al trattamento, facendo supporre che una volta che il paziente abbia avuto accesso alla cura farmaceutica la presa in carico non si modifichi al variare del livello di deprivazione.
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«L’Atlante risponde a un indirizzo istituzionale a livello nazionale ed europeo che da tempo raccomanda di concentrare l’attenzione su questi temi – ha sottolineato Francesco Trotta, Dirigente del Settore HTA ed economia del farmaco – È il punto di partenza di un progetto ambizioso, condiviso con alcuni dei principali gruppi di ricerca italiani. Questa rete è adesso a disposizione per ulteriori analisi che possono informare le politiche nazionali o locali riguardo alla riduzione o alla mitigazione delle disuguaglianze».
Sono intervenuti Michael Marmot (University College London), Nera Agabiti (Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio), Nicola Caranci (Assessorato Regionale Emilia Romagna), Giuseppe Costa e Nerina Dirindin (Università di Torino), Alessio Petrelli (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà), Giuseppe Traversa, Aurora Di Filippo e Serena Perna (AIFA).
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