Il complesso archeologico di Metaponto, uno spettacolo storico da visitare

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Metaponto è posta in una vasta pianura della Basilicata che si estende tra la foce del fiume Bradano e quella del Crati, ai confini calabri. Metaponto è un luogo ricco di storia dove ci sono magnifiche testimonianze della cultura Magno-Greca.

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 I siti archeologici da visitare sono tre dislocati sul territorio metapontino, ossia:

  • Il Museo di Metaponto mostra un patrimonio archeologico del territorio a partire dalla preistoria sino ad arrivare al periodo tardo antico che ha preceduto il medio evo. Le sezioni espositive del museo partono col mostrare i reperti risalenti agli Enotri-Choni (durante la media età del Bronzo e quella del ferro), in seguito si trovano i reperti dei coloni greci (VII secolo a.C.) provenienti da una regione del Peloponneso denominata Acaya e il percorso termina con reperti che testimoniano le trasformazioni che subirono le popolazioni autoctone fino alla conquista romana che segnò la fine di Metaponto.

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  • Il Parco Archeologico mostra al visitatore le vestigia della città, di alcuni templi extra urbani e di quello che è rimasto dopo le numerose modifiche  che il sito ha subito nel corso dei secoli. La città ha un’estensione di circa 150 ettari ed un perimetro di 7 Km. Comprende il santuario urbano, parte dell’agorà, il quartiere artigianale ed il grande asse viario nord-sud su cui s’impostava l’impianto urbano. Sono visibili le tracce dei diversi monumenti che hanno segnato la vita civile e religiosa della colonia, dalla fondazione fino alla conquista romana del III sec. a.C. Nell’agorà si distinguono il manteion intitolato ad Apollo e l’imponente struttura emiciclica del teatro con gradinate in pietra che, nel corso della seconda metà del del IV secolo a.C., sostituisce la struttura circolare arcaica denominata ekklesiasterion, destinata ad ospitare le assemblee cittadine. Al centro sorge il Tempio dedicato ad Hera, con le sue possenti forme doriche. 

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  • Il tempio delle Tavole Palatine che era stato attribuito al culto della dea Hera. Il tempio era anche chiamato “Scuola di Pitagora“, in memoria del grande filosofo Pitagora. I resti del tempio sono composti da 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico. Delle 15 colonne, 10 sono sul lato settentrionale e 5 sul meridionale. In origine le colonne erano 32, poiché il tempio aveva 12 colonne sui lati lunghi e 6 sui lati corti.  Il tempio risulta molto degradato, poiché costruito con calcare locale (detto mazzarro).

Una breve descrizione per un capolavoro storico tutto da scoprire.

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Angela Astone

Angela Astone

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