Parliamo di… Letteratura Italiana

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Chi dovesse aver desiderio di saperne di più sulla letteratura italiana non può non conoscere i vari stili e i periodi in cui ha mosso i suoi passi all’interno di questi. Certo riassumere centinaia di anni e decine di poeti e scrittori di ogni periodo non è cosa fattibile in queste poche righe. Però, schematizzare per facilitare lo studio per diletto e non, può dare un aiuto in più.

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La letteratura italiana nasce tra il 1200 e il 1300, con la prima corrente letteraria cui fu dato nome “Stil Novo”.

Il 2021 è l’anno che segna i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, e ancora oggi, a così tanta distanza di tempo, Ravenna e Firenze se ne contendono la tomba.

Dante  fu il massimo esponente dello Stil Novo, e il suo “successo” dura ancora oggi. Il nome “Stil Novo” deriva proprio dall’incontro tra Bonagiunta e Dante nel XXIV canto del Purgatorio nella Divina Commedia. Un’opera imponente e di una bellezza e raffinatezza dei dettagli straordinarie in cui val sempre la pena addentrarsi. Nell’opera dantesca troviamo le principali caratteristiche dello stile: Dio, Amore, Donna tramite tra uomo e Dio.

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Tra il 1400 e il 1500, come d’uso all’animo umano, ci si stanca di tanta spiritualità e si ribaltano quindi le caratteristiche del periodo letterario precedente. Troviamo l’Uomo al centro di tutto per valore e dignità, riprendendo la tradizione classica dei testi latini e greci, da qui il termine Umanesimo. Interessante conoscere vita e opere di Vittorino da Feltre, umanista ed educatore italiano. Ma anche qui l’Umanesimo non dura troppo.

Comincia un periodo di ricerca di novità e sperimentazioni nella forma denominato Barocco. Siamo nel 1600 e si può affermare che l’esponente principale fu Giovan Battista Marino.

Nel 1700 il termine verrà usato in modo dispregiativo poiché si discosta troppo dalla perfezione del periodo classico lasciando  posto all’Illuminismo dove l’uomo vive per essere felice e e far del bene per gli altri. Esponenti importanti del periodo sono i fratelli Verri che a Milano nel 1764 fondano il primo giornale italiano “Il Caffè”.

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Tra il 1800 e il 1840 abbiamo il Romanticismo tra le cui caratteristiche troviamo l’attenzione assoluta verso l’Io e verso la Nazione (cultura, tradizioni, lingua). Importante ricordare Silvio Pellico. Dal 1840 al 1870 abbiamo il Positivismo, periodo in cui è la ragione, la scienza a farla da padrona. In Italia abbiamo il Verismo e la letteratura della propria terra. Come non citare Verga? Dal 1870 al 1900 il Decadentismo, termine che indica la decadenza della società in cui gli artisti si lasciano andare ad eccessi e vivono in modo scandaloso. D’Annunzio è tra i nostri autori più conosciuti.

E dal 1900 al 1915 l’Avanguardia dove gli autori negano le tradizioni e i valori auspicando il rinnovamento e la modernità in ogni cosa. Tra i poeti ricordiamo Marinetti. Qui termina la nostra corsa velocissima nella letteratura italiana, sperando di aver contribuito a svegliare una piccola curiosità in qualcuno di voi. 

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