Incontro stampa per presentare “A tutto schermo 2021”

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Il 12 febbraio si è tenuta la conferenza stampa relativa alla rassegna “A TUTTO SCHERMO 2021” organizzata dalla Rete degli Spettatori che, alla soglia del suo decimo anno di attività, continua nella sua missione di creare spazio per il cinema indipendente e per il documentario.

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In un anno così diverso dagli altri e problematico per le sale cinematografiche, la Rete degli Spettatori  ha avviato una collaborazione con Mymovies, che ospiterà una selezione di 10 documentari – scelti da Paola Casella, Fabrizio Grosoli, Valerio Jalongo ed Emanuele Rauco – offerta nella formula di un abbonamento online di 9,90€ dal 19 febbraio all’18 aprile 2021, per consentire a tutti di avere un contatto privilegiato con i migliori documentari italiani realizzati di recente.

Gianluca Guzzo, fondatore di MYmovies, ha voluto sottolineare i numeri della piattaforma My movies. Da giugno 2020 a gennaio 2021, tutti i film del cinema indipendente  che si sono appoggiati alla piattaforma, ossia i film che non sarebbero usciti al cinema in ogni caso, hanno sviluppato 400.000 ore di visione e un incasso di circa mezzo milione di euro.

La pandemia ha reso evidente a tutti quanto siano centrali la conoscenza e la sua condivisione per la sopravvivenza del genere umano. Tra la rapidità dei social e la fabbricazione di fake news, tra isolamento sanitario, cinema e teatri chiusi, didattica a distanza, algoritmi che scelgono per noi e un dibattito culturale che langue, riflettere criticamente sulla realtà è diventata una questione vitale per le società democratiche.

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Emanuele Rauco ha voluto sottolineare il motivo della scelta dei documentari, Infatti, è stato difficile trovare 10 film italiani di fiction in questo momento, per motivi, estetici, culturali, produttivi. I documentari, invece, essendo film che non hanno bisogno di complessi apparati produttivi, hanno la capacità di inventare dei linguaggi e degli stili, danno un’idea del cinema italiano molto più forte di quanto non faccia la fiction. Inoltre, in questo momento in cui il dibattito politico, critico, culturale è alienato a un’idea di verità molto dubbia e discutibile, raccontare dei momenti poco visibili dell’Italia attraverso questi 10 documentari è sembrato urgente. Sono stati scelti dei film che sembrassero belli, affascinanti, appassionanti, che potessero dire qualcosa, che rendessero viva l’idea di cosa può essere il cinema anche attraverso il documentario. 

Ecco perché A TUTTO SCHERMO 2021 ha scelto di dare centralità al documentario.

I documentari di questa edizione sono stati scelti per illustrare la varietà, la profondità e la bellezza degli approcci che i cineasti italiani hanno nei confronti del cinema del reale e del cinema tout-court: film che raccontano la tensione dietro a chi denuncia casi di corruzione, lo sport come speranza di un domani migliore, il costante pericolo in cui l’uomo mette la natura, il dietro le quinte di mafia e ‘ndrangheta, la vita di chi è stato ucciso dallo Stato, le sfaccettature inedite di due artisti come Pasolini e Fellini e le battaglie di altri artisti che fecero la rivoluzione al posto della politica.

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Gabriele Genuino, responsabile dei documentari di Rai Cinema, ha ribadito che Rai Cinema da più anni si è fatta parte attiva nel sostegno di quella che è la produzione indipendente italiana di cinema documentario.

Donatella Palermo, produttrice di due documentari, ha sottolineato l’importanza del repertorio. “Dobbiamo valutare con attenzione cosa vogliamo produrre in futuro. Io vedo un cambiamento di concezione nelle persone, che è simile a quello affrontato dopo la guerra. Faccio parte dell’Accademy e ho visto  sia molti dei 90 film tra quelli stranieri che parecchi dei 238 documentari italiani . Ho provato più piacere a vedere i documentari anche se c’erano dei bei film stranieri”.

Paola Casella ha presentato i primi tre documentari sottolineando che il criterio di scelta principale è stato l’accessibilità cioè la scelta di documentari che non fossero noiosi, ostici, con un criterio estetico, veramente godibili per gli spettatori. Tra i 10 titoli, 4 sono stati diretti da donne ed è tutto frutto di una qualità che molte registe stanno portando al cinema italiano e, in particolare, nel documentario.

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Il documentario di Anselma dell’Olio “ Fellini degli spiriti” racconta il Fellini che si confronta con l’ignoto, con il mistero, con il metafisico, con l’esoterico e lo fa per la prima volta in modo sistematico. E’ frutto della consultazione di molto materiale d’archivio, di una coordinazione  sapiente e delle interviste.

Il documentario di Ilaria Freccia “ La rivoluzione siamo noi” ricco di materiale d’archivio,  racconta un periodo, il decennio che va dal 1967 al 1977,  in cui l’arte è esplosa, si è rovesciata sulle strade ed è uscita dagli spazi formali, è uscita dalle gallerie, è uscita dallo snobismo culturale . Il grande lavoro di Ilaria Freccia è stato quello di coordinare questo momento con il momento generale che l’Italia e il mondo stavano vivendo, un periodo di grande fermento e di grande novità.

Il documentario di Alessandro Cattaneo “Res Creata” è realizzato da un giovane regista che ha diretto un documentario importantissimo che racconta il momento in cui l’uomo si è staccato dal rapporto con la natura. Il valore estetico di questo lavoro è altissimo con immagini bellissime. Questo documentario piacerà soprattutto ai giovani perché sono proprio i giovani che si stanno ponendo il problema di questo rapporto interrotto che invece andrebbe ripreso.

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Fabrizio Grosoli ha presentato gli altri documentari scelti.

Il documentario di Marco Ferrari “La bufera” racconta che questo Paese è dominato dalla corruzione nella vita pubblica e sociale ad ogni livello. Il regista lo rappresenta in modo efficace, racconta l’esperienza di quei personaggi, funzionari pubblici, che hanno vissuto sulla propria pelle dei tentativi di corruzione, spesso dai loro diretti responsabili,  e che hanno trovato il coraggio di denunciarli.

Il documentario di Claudia Cipriani “Pino, vita occidentale di un anarchico” è un film che parla della vicenda tragica dell’omicidio di Tinelli, della questura milanese, subito dopo l’attentato di piazza Fontana. Non è una ricostruzione storica perché Claudia ha incontrato le figlie di Tinelli ed ha  costruito il racconto di Pino attraverso la loro presenza, la loro testimonianza e la loro scrittura. La storia delle figlie di Tinelli viene raccontata attraverso la tecnica dell’animazione che spesso da uno spessore emotivo e narrativo al racconto.

Il documentario di Francesco Costabile e Federico Savonitto “In un futuro aprile” è dedicato al giovane Pasolini che abitava e frequentava i paesaggi del Friuli nella prima parte della sua attività. Fa riferimento ed è ispirato dai paesaggi della Casarsa e delle campagne friulane filmate con grande delicatezza e intensità.

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Emanuele Rauco ha descritto gli ultimi 4 film.

Il documentario di Mosco Boucault  “Corleone”

Il documentario di Marco Leopardi “Questo è mio fratello”

Il documentario di Emanuele Gerosa “One more jump”che racconta la vicenda di alcuni ragazzi appassionati di parkour nella striscia di Gaza; quindi, come lo sport possa aiutare a sognare di emanciparsi in una situazione di guerra, ma anche riabitare degli spazi che vengono considerati come rovine.

Il documentario di Sofia Luvarà “Parola d’onore” racconta la criminalità organizzata negli occhi dei ragazzi, figli di criminali o giovani criminali, che attraverso il lavoro di un giudice  cercano di  riscattarsi da una vita considerata perduta, attraverso l’arte e il rapporto tra di loro.

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COS’È LA RETE DEGLI SPETTATORI
Fondata nel 2011, la Rete degli Spettatori in questi anni ha promosso e distribuito nei cinema e nelle scuole oltre 100 tra film e documentari scelti dai migliori critici cinematografici italiani.  La Rete si batte per difendere il cinema indipendente e di qualità e affermare il diritto dello spettatore a un’offerta culturale diversificata, il più possibile libera e pluralistica nei temi, nei linguaggi, nelle rappresentazioni del mondo.

Info su:  https://www.retedeglispettatori.it/selezione/a-tutto-schermo-2021/

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Angela Astone

Angela Astone

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