Come i social hanno cambiato le relazioni sentimentali

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Prima le relazioni sentimentali cominciavano con un invito a cena da amici oppure sul posto di lavoro o tra i banchi di scuola … adesso nascono sul web. I social sono diventate le nuove “agenzie di incontri” dove nascono e finiscono le storie d’amore, alcune volte senza aver mai avuto modo di conoscersi, abbracciarsi e guardarsi negli occhi davvero. 

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L’affettività un tempo era vissuta con una serie di eventi tangibili come: il corteggiamento, la gioia di aver ricevuto un numero di telefono, l’ansia di un appuntamento e di un invito a cena. Oggi sembra che l’affettività sia stata ridisegnata dai social network, dalle piattaforme di messaggistica, da uno schermo di uno smartphone, di un tablet o di un computer.

Un tempo i litigi e le crisi venivano gestite con dei confronti, più o meno accesi, che facevano comprendere le nostre colpe e le nostre verità, erano “litigi costruttivi” che facevano riflettere sugli errori commessi, sulle esigenze del partner e, spesso, ci aiutavano a incominciare una nuova relazione con più consapevolezza. Oggi, se una storia va bene o male si può conoscere tramite i like o i cuoricini del fidanzato o del’ex su una bacheca di un social. Sta cambiando la modalità con cui un sentimento si crea e si evolve!

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Tramite i social, anche se una coppia si conosce e si piace dal vivo, si potenziano le informazioni sul partner leggendo quali sono i suoi gusti in merito alla musica, allo sport, ai viaggi, ecc. Ma è quella che leggiamo la verità, è quella la vera immagine della persona di cui ci siamo innamorati? In questo modo le relazioni sono meno faticose e risulta più facile apprezzare la persona che ci piace. Sui social le persone mostrano l’immagine pubblica, quella che vogliono far conoscere, ma cosa ci hanno nascosto? E’ fuorviante crearsi delle aspettative su una bella foto (migliorata con un programma di fotoritocco) o un profilo accattivante; occorre altro per non essere ingannati, sono importanti: uno sguardo, il tono di voce, la capacità di fissarti negli occhi, il modo di comportarsi con gli altri, se ci pensa, se ci dedica del tempo nei momenti di svago ma anche se sopraggiungono dei problemi… L’amore non si nutre di virtuale ha bisogno di vicinanza fisica ed emotiva. 

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L’uso dei social, inoltre, aumenta i sospetti e i controlli verso il partner; diventa uno spionaggio continuo che crea uno stato d’ansia continuo e, talvolta, immotivato. Con i social si dimentica che una coppia deve vivere di fiducia e di rispetto reciproco, nessuno è proprietà dell’altro e nessuno deve isolarsi per l’altro, le frasi o i like sospetti, le citazioni compromettenti possono diventare fonti di litigio immotivato, se non si conosce bene il partner. Lasciarsi è facilissimo, nel reale e nel virtuale, e i social hanno semplificato questo momento ma, per chi subisce tutto è più difficile perché continuerà a spiare i movimenti social del partner per molto tempo e finirà per non rassegnarsi mai a cominciare una nuova vita e una nuova relazione. Lasciarsi, invece ,deve far maturare in malcapitato della coppia a cercare di non commettere altri errori per evitare nuove delusioni e nuovi abbandoni; del resto, si sta insieme per essere felici non per soffrire, per fidarsi e non per avere paura, per sostenersi e non per essere da soli nei momenti difficili, per essere “esclusivi” vicendevolmente e non per essere uno/una dei tanti dell’harem. 

I social sono un passatempo, un modo per ritrovare persone perse di vista … le relazioni sentimentali si devono creare come da secoli è sempre avvenuto: si frequenta gente, ci si sceglie vicendevolmente, si frequenta, si conosce , si decide di continuare o di finire la frequentazione e, se va tutto bene, si decide di formare una famiglia stabile e duratura. 

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Angela Astone

Angela Astone

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