Perché la Fiera di Manduria è Pessima?

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E’ l’assoluta protagonista del marzo tarantino la Fiera Pessima di Manduria (TA) che quest’anno, a causa del Covid, è stata spostata nel periodo 1-6 settembre 2020. Ma che cos’è la Fiera Pessima? … E perché si chiama Pessima?

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La Fiera Pessima è una fiera campionaria che si svolge nella città di Manduria da 278 anni, solitamente, nella seconda settimana di marzo.

Sin dagli inizi, la Fiera Pessima è stata un appuntamento importante per gli abitanti dei paesi vicini, che accorrevano a Manduria per per acquistare cibo, vestiti, utensili ed altri elementi indispensabili per la vita quotidiana. Oggi, invece, è diventata il punto di riferimento per tanti espositori dell’Italia centro-meridionale dei settori più disparati, dalla produzione agroalimentare all’artigianato, dal tempo libero a quello dei servizi. Ma qual è la storia della Fiera Pessima?

Sembra che le origini della fiera risalgano al XIV-XV secolo, grazie alla regina di Napoli Giovanna II d’Angiò (1371-1435), che ne avrebbe autorizzato lo svolgimento tra il primo ed il quindicesimo giorno del mese di ogni anno. Tuttavia la prima documentazione scritta riguardo la Fiera Pessima risale al 1742: un Regio Decreto che ne anticipava la conclusione al 12 marzo. Un altro importante decreto è quello datato 1832, che posticipò al 9 marzo la data d’inizio della fiera e, successivamente, al 7 marzo dell’epoca moderna. Ma perché questa fiera si chiama Pessima?

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Riguardo al nome vi sono elementi discordanti. Sembra che la denominazione “Pessima” risalga agli inizi del XIX secolo, e sia riferita alle avverse condizioni meteorologiche (pioggia, freddo e vento) che caratterizzano lo svolgersi dell’evento. Un significato che in questo 2020 perderà di senso, visto lo spostamento temporaneo della fiera da marzo a settembre, ormai dichiarato mese estivo “ad honorem”.

Ma “Pessima” sembra avere anche un altro significato, ipotizzato nel 1939 dal sacerdote manduriano Don Tommaso Quero. Si narra infatti che i frequentatori della fiera, dopo aver effettuato i loro acquisti, si recassero alla Chiesa Madre di Manduria, dedicata al patrono della città san Gregorio Magno. Quando la fiera coincideva con il periodo di Quaresima, nella chiesa s’intonavano gli inni gregoriani in latino. Fra questi vi era il lamento di Giacobbe: «Fera pessima devoravit filium meum Joseph» («Una belva feroce ha divorato mio figlio Giuseppe»), ascoltato nella chiesa di San Gregorio dai visitatori della fiera durante il periodo espositivo, durante la terza domenica di Quaresima. Il popolo, che non comprendeva il latino, riteneva che “pessima” fosse riferito al cattivo tempo tipico di marzo.

Che “Pessima” sia riferito al cattivo tempo, quest’anno non ha importanza. A causa del Covid e al conseguente slittamento a settembre, la Fiera Pessima 2020 sarà la più soleggiata della storia!

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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