Coronavirus. I film che portano sfiga

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I film sono come il cibo: alcuni ci piacciono tanto e altri risultano indigesti. Alcuni film, invece, come le banane nel Vietnam, possono portare addirittura sfortuna, in grado di farci “scivolare” in una sequenza di disgrazie.

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Sul sito gamberorosso.it leggiamo: “In Vietnam […] è sconsigliato mangiare banane prima di un evento importante, che sia una gara sportiva, un colloquio di lavoro o un esame. Il motivo? Il rischio di “scivolare” – metaforicamente parlando – e fallire nella prova” e, aggiungo io, la stessa cosa vale per alcuni film.

Ognuno ha la sua banana, o meglio, il suo film portasfortuna personale. Nel mio caso si tratta di “Segnali dal Futuro” (2009).

La mia passione per il Cinema era esplosa durante gli anni del liceo, e la sfogavo continuamente nella videoteca della mia cittadina, dove noleggiavo un film a giorni alterni. Agli inizi del 2010, pochi giorni prima del mio diciottesimo compleanno, decisi di noleggiare “Segnali dal Futuro”. Questo film, per me, era una scatola nera, ma la presenza di Nicolas Cage, dopo gli ottimi risultati degli anni precedenti, mi aveva convinto a noleggiarlo. Non sapevo che questo film sarebbe stato la mia banana… o meglio, la mia buccia di banana!

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“Segnali dal Futuro” parla di un professore di astrofisica (Nicolas Cage) che, attraverso il figlio, entra in possesso di un documento scritto diversi anni prima da una bambina della sua stessa scuola, nel quale sono indicati una serie di numeri che indicano il giorno e il numero delle vittime delle principali catastrofi dell’ultimo mezzo secolo e di alcune che si verificheranno nel corso del film. Una pellicola apocalittica ed estremamente triste, che mi fece “grattare” per tutte le due ore della sua durata. Quel film mi aveva lasciato una tale inquietudine da decidere di mollarlo alla videoteca il prima possibile. La mattina dopo, uscito da scuola, andai a passo svelto in videoteca con la custodia del DVD fra le mani, ma giunto in prossimità della meta scivolai dal marciapiede, evitando per poco di urtare la testa contro un cassonetto. Il risultato? Gamba destra ingessata per un mese e diciottesimo compleanno saltato.

Poi ci sono film che, nella loro apparente assurdità, riescono addirittura a predire il futuro o, ancora peggio, addirittura ad ispirarlo! E il caso, ad esempio, del tanto discusso “Contagion” di Steven Sodenbergh: un film del 2011 che narra la storia di una pandemia globale cominciata in Cina, che si articola in una serie di eventi molto simili a quelli che stiamo vivendo in questi ultimi mesi. 

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Quando “Contagion” uscì nelle sale, passò un po’ in sordina. L’incasso della pellicola fu modesto e molti la snobbarono (me compreso), considerandola come l’ennesima storia catastrofica tanto in voga in quel periodo.

In Italia, “Contagion” uscì il 9 settembre del 2011, in concomitanza con “BoxOffice 3D”, una parodia in tre dimensioni degli ultimi successi cinematografici diretta da Ezio Greggio, personale obiettivo cinematografico di quel weekend. Ricordo che mi recai al cinema multisala domenica 11 settembre 2011 (altra data sfortunata) e in coda alla biglietteria, proprio davanti a me, un uomo alto e robusto, dall’atteggiamento solitario, quasi del tutto pelato, con un paio di occhiali e la depressione disegnata sul volto, disse alla inconsapevole bigliettaia: «Un biglietto per “Contagion”». Io, pronto a ridere con Ezio Greggio, a stento trattenevo una risatina, vedendo quell’uomo disfatto così tanto ansioso di deprimersi nella sala cinematografica. Chi l’avrebbe detto, invece, che oggi quell’uomo sarebbe potuto diventare un eroe dei nostri tempi? O almeno l’unico sopravvissuto di questo mondo, visto che oggi quel film è diventato quasi un webinar di sopravvivenza a una pandemia.

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“Contagion”, infatti, anticipa tutti gli argomenti e le emozioni che stiamo vivendo in questo periodo: l’assalto ai supermercati, la prigionia della quarantena, le fake news, le cure “che funzionano ma che ci vogliono nascondere” … L’unica differenza tra il film e la realtà sono il finale (che non vi spoilero!) e l’atteggiamento della popolazione mondiale: nel film molto più cosciente del pericolo del virus rispetto a molta gente nella vita reale di oggi, che si scoccia persino ad indossare una mascherina.

Non sono pochi i film e le serie tv che hanno anticipato eventi successi nella vita reale. Spero solo che non si avveri la tempesta di squali di “Sharknado”!

Al di là delle mie opinioni personali, vi consiglio di vedere i film che ho citato e sarei curioso di sapere il vostro film portasfortuna.

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Segnali dal Futuro – Trailer

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Contagion – Trailer

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Sharknado – Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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