Rapporto tra genitori e figli … Un momento di crescita reciproco

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Il bambino, dal momento della sua nascita, è un individuo “semplice” perché ha bisogno di poche cose: essere sfamato, dormire, essere pulito, stare bene in salute e … Essere amato.

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Voglio fare un premessa , non sono una psicologa ma una biologa e mi sono perfezionata in nutrizione quindi sono una nutrizionista. Ho seguito un Master in “Metodologie didattiche, psicologiche, antropologiche e teoria e metodi di progettazione” e un corso di “Mentoring” per cui mi posso definire una mentore sia nutrizionale sia psicologica.

Grazie ai vari casi di bambini e adolescenti che ho seguito nei miei 22 anni di professione, oltre ai casi seguiti con il supporto di mio marito , un noto pediatra neonatologo e puericultore del territorio, ho potuto seguire dei casi di relazione tra genitore e figlio che, tra le varie cause eziologiche, comprendevano anche i disturbi alimentari.

  • Cosa ho visto di difficoltoso in questa relazioni genitori/figli?

Non esistono neonati viziati, capricciosi o , come alcuni li definiscono, monelli. Quando un bambino piange sta comunicando con la mamma, in particolare, ma sarebbe auspicabile , anche con il suo papà … Cosa? Semplicemente ciò che ho detto prima: mangiare, dormire, bere o … dolori e fastidi. Altrimenti il bambino è tranquillo.

Alcuni dicono: “Non dorme la notte … Siamo distrutti!”. 

In realtà il genitore stanco si sente frustrato, incapace, deluso e deve anche affrontare una giornata di lavoro.  Come intervenire in questo caso? Bisogna modificare l’orologio biologico del bambino proprio per mezzo del cibo.

Il cibo , oltre a essere il carburante della nostra vita, è il timone che dirige alcuni nostri comportamenti sin dalla nascita! i neonati e i bimbi ,almeno fino  ad un anno e mezzo, devono imparare a mangiare seguendo degli orari piuttosto precisi nelle poppate e nei pasti. Così il loro orologio biologico cambierà e anche la vostra vita cambiera’.

 Inoltre, spesso il genitore preferisce far riposare , nelle ore pomeridiane, il bambino di  oltre 1 anno di vita, e tra le motivazioni fisiologiche che adduce, ne esiste una che domina : “Almeno per un paio di ore sono libera/o!”. Invece, vi sono i bimbi iperattivi e che soffrono di insonnia che hanno bisogno di rimanere svegli il pomeriggio per meglio riposare la notte..

Spesso i genitori sono costretti ad una domiciliazione forzata quando il bambino è ammalato e non hanno persone disposte ad assisterli (come baby sitter, nonne, zie)… per cui la mamma diventa forzatamente casalinga ed  in questo caso diventa difficile per lei  sopportare quel lungo periodo di domiciliazione senza poter uscire e alleggerire lo stress.

Quando il bambino diventa più grandicello viene sottoposto al trastullo della TV o del cellulare o del tablet, ossia di quei presidi “demoniaci”, viste le opinioni che si hanno circa la loro utilità. Ma cosa hanno fatto mai di male questi strumenti? Sono inanimati, stanno al loro posto se nessuno li interpella. Quindi di chi è la colpa?

Del genitore che li rende disponibili senza limiti. Ricordatevi che la tecnologia sta fornendo innumerevoli benefici in molti settori lavorativi. Invece, quando l’utilizzo è di tipo domestico, serve per seguire il conto in banca, per effettuare pagamenti, per l’e-commerce, per l’e-learning, per comunicare a distanza e tantissimo altro …“Il mondo in uno schermo” in pochi secondi  .

Quindi il genitore deve fare un “mea culpa” per aver permesso di abusare prematuramente di questo supporto così necessario, creando una dipendenza e uccidendo la fantasia del proprio figlio.

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  • Secondo l’analisi dei casi seguiti il genitore adotta questo tipo di comportamento perché…

I bambini diventano ciò che noi gli permettiamo di essere, ci osservano, vivono di istinti, hanno bisogno di contatto fisico (abbracci, carezze, essere tenuti in braccio) e di ascolto. Ritorniamo, ogni tanto, noi adulti alla nostra infanzia e ricordiamoci di ciò di cui avevamo bisogno. Ci bastavano dei giochi, padelle e coperchi, pasticciare con i colori e con la pasta da modellare per essere felici e sereni.

In questo senso i bambini, pur mutando le generazioni, non sono cambiati molto  in quanto ogni nuova vita è “una tela bianca” pronta per essere “dipinta” dai genitori nei primi anni della vita e anche dopo: si deve solo dare uno stile di vita scegliendo tra “la fantasia di  colori” o “un monotono bianco e nero”.

Penso che tutti vorrebbero una vita a colori e per crearcela dobbiamo dare sfogo alla fantasia e alle passioni che spesso apprendiamo dai nostri genitori.

Immagino che molti genitori temono di sporcare l’appartamento, di mettere in disordine o semplicemente di non avere pazienza per certi giochi dell’infanzia ma … Se il bambino non gioca a casa sua, in cui deve sperimentare tutta la sua fantasia anche mettendo dappertutto disordine,dove deve farlo se non può uscire?

Ho seguito molti casi di obesità infantile causata a volte  dall’esempio negativo dei genitori che, se annoiati o depressi, divoravano enormi quantita’ di cioccolato,caramelle e dolci di ogni tipo . Anzi, gli stessi bambini spesso, denunciavano questa abitudine, in mia presenza, mentre il genitore alquanto imbarazzato,  negava l’evidenza. Quindi,  genitori, che, oltre ad essere depressi, fobici, stressati, demotivati, apatici, oserei definirli anche… Viziati.

Si viziati dalle troppe comodità della vita pre-genitoriale a cui non vogliono rinunciare,  ma che non possono piu’ permettersi se hanno deciso di mettere al mondo una creatura e di allevarla in maniera responsabile.

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 L’esempio genitoriale è quello che ognuno di noi eredita e fa propri per tutta la vita.  Grazie al loro esempio abbiamo imparato ad essere coraggiosi o fifoni, demotivati o speranzosi, allegri o tristi, ottimisti o pessimisti, sinceri o bugiardi … Anche se alcuni giorni non ci sentiamo in piena forma o non abbiamo voglia di dedicarci ai piccoli, non dobbiamo dimenticare le  responsabilità che abbiamo deciso di assumerci.

Il bambino affronta con incertezza e paura la vita ed ha bisogno sempre dei nostri consensi, del nostro incoraggiamento, di essere consapevole dei suoi successi e anche dei suoi fallimenti, deve capire che a tutto ci può essere un rimedio.

 L’amore, e solo quello, deve far dimenticare al genitore le proprie frustrazioni e deve essere rinvigorito dal solo affetto che quella piccola creatura gli chiede. E quando sarà adolescente, quando sarà adulto,l’ex bambino vivrà e supererà le avversità grazie al ricordo del vostro amore, della vostra pazienza, del vostro incoraggiamento o dei rimproveri ricevuti. E, infine, quando resterà solo, senza di voi, ricorderà per sempre cosa avete fatto per risolvere qualunque problema e si conforterà all’idea che anche lui potrà farcela. Quando io ho perso, anche se a distanza di anni tra loro, i miei genitori ho capito che “fino ad allora erano stati loro le mie stampelle e che da quel momento in poi dovevo camminare da sola ma ricca di un bagaglio di esperienze e di consigli che mi sarebbero servite per tutto il resto della mia vita”.

Quindi,genitori create un legame di amore, pazienza, fiducia, lealtà, sincerità con i figli ,senza rinunciare a quella autorevolezza che detta regole e orienta … Il genitore non è un amico dei figli. Non smontate troppo in fretta quelle “stampelle” perché chiunque di noi, in certi periodi difficili, vorrebbe rannicchiarsi tra le braccia della mamma  o del papà per trovare riparo e conforto.

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Angela Astone

Angela Astone

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