RECENSIONE FILM. Che strano chiamarsi Federico

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Un sincero omaggio a Fellini da parte dell’amico e collega Ettore Scola.

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Riminese classe 1920 il primo, trevicano del ’31 il secondo. Il Marc’Aurelio è stata la loro palestra e il Cinema la loro vita. Nelle loro “scorribande” notturne fra le strade della Capitale coglievano gli umori e i pensieri degli italiani, riportandoli sullo schermo in modo comico, grottesco e tragico, come vuole la tradizione della Commedia all’Italiana. 

Nel Centenario dalla nascita di Federico Fellini, ripeschiamo “Che strano chiamarsi Federico”, originalissimo docufilm diretto da Ettore Scola che narra la sua amicizia con Fellini dalla gioventù passata nella redazione del giornale satirico Marc’Aurelio fino alla “separazione” (non consensuale) avvenuta nel ’93. Il film è del 2013, ultimo titolo della filmografia di Scola, uscito per celebrare il ventennale della morte del regista riminese. 

Scritto a 6 mani da Ettore Scola e dalle figlie Paola e Silvia, il film è un mix sui generis tra la commedia, il biopic e il documentario. Fra immagini di repertorio e ricostruzioni che viaggiano tra il reale e l’onirico, le vere voci di Scola e Fellini ricorrono quasi di continuo, “cucite addosso ai loro sosia”, mentre riflettono sulla Vita e sul Cinema. Due mondi che si intrecciano continuamente in una scenografia metacinematografica, che tra proiezioni di vicoli cittadini e di paesaggi “romantici” lascia vedere e intravedere le pareti del Teatro 5 di Cinecittà: la “vera” casa di Fellini, dove questo film è stato interamente girato.

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Nella sua ultima opera cinematografica Ettore Scola fa il doppio lavoro, realizzando un film omaggio e testamento all’amico e per se stesso. Un ricordo delle amicizie, dei sentimenti e del mondo che fu, dal quale sono nate delle autentiche opere d’arte. Un arte che, per quanto personale, non era mai totalmente libera, ma giustamente contrastata per essere difesa, fruibile e apprezzata.

“Che strano chiamarsi Federico” è il messaggio finale di due eterni ragazzi, che nella loro genialità, hanno portato nei cuori del pubblico sorrisi e magia. In una sola parola: il Cinema.

 

Titolo: CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO

Con: VITTORIO VIVIANI, TOMMASO LAZOTTI, GIACOMO LAZOTTI, SERGIO RUBINI, EMILIANO DE MARTINO, SERGIO PIERATTINI

 Montaggio:RAIMONDO CROCIANI – Fotografia: LUCIANO TOVOLI – Musica: ANDREA GUERRA

Costumi: MASSIMO CANTINI PARRINI – Scenografia: LUCIANO RICCERI

Prodotto da: MARIO MAURI, CARLO DEGLI ESPOSTI, ROBERTO CICUTTO

Soggetto e Sceneggiatura: ETTORE SCOLA, PAOLA SCOLA, SILVIA SCOLA

Regia: ETTORE SCOLA

Distribuzione: BIM DISTRIBUZIONE

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Che strano chiamarsi Federico – Trailer

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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