RECENSIONE FILM. Kingsman – The Secret Service

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Una libera interpretazione violentemente comica dell’omonimo fumetto

Nel 2014, mentre James Bond era impegnato in una missione segreta a Roma, il regista Matthew Vaughn, dopo “Kick-Ass”, portò al cinema un altro fumetto di Mark Millar: “The Secret Service”.

I Kingsman sono delle spie inglesi formali nel vestire e gentili nei modi, con base segreta camuffata da una elegante sartoria. Non hanno Aston Martin, ma taxi inglesi. I loro nomi in codice vengono dal ciclo arturiano e il loro capo si fa chiamare Artù (Michael Caine). Quando Lancillotto (Jack Davenport) viene ucciso, l’agente Harry “Galahad” Hurt (Colin Firth) propone come sostituto il figlio di un vecchio compagno che gli salvò la vita, il giovane teppistello EggsyUnwin (TaronEgerton), che comincia il suo addestramento con altri candidati, sotto il severo controllo di Merlino (Mark Strong). Nel frattempo Galahad indaga sull’eccentrico miliardario Ricky Valentine (Samuel L. Jackson) e la sua guardia del corpo Gazzelle (Sofia Boutella), creatore di una sospetta Sim Card che sta distribuendo gratuitamente al mondo intero…

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Per chi, come il sottoscritto, ha letto il fumetto, non sarà difficile capire come il film lo interpreti molto liberamente, includendone al suo interno i momenti salienti e modificando alcuni aspetti della storia originale, col fine di adattare la pellicola ad un pubblico più ampio.

Il fumetto originale

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Nel film, infatti, Harry non è lo zio di Eggsy, così come la giovane e sinuosa Gazzelle, la guerriera con le protesi alla Oscar Pistorius, non è un corpulento uomo di colore.

Matthew Vaughn, adatta il fumetto alla sua particolare vena surreale, prendendo dei protagonisti carismatici e un cattivo stuzzicante, tipici dei film di spionaggio di serie A, e mescolandoli con elementi pulp tipici delle pellicole di serie B, come tizi tagliati a metà, teste che esplodono ed altre assurdità simili.

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La violenza e il sangue sgorgano a fiumi in questa giostra demenziale e adrenalinica, ma vengono talmente tanto stilizzate da permettere la visione del film anche allo spettatore più impressionabile.

Se la coloratissima fotografia e l’epica colonna sonora ricordano i film dei supereroi Marvel, l’intero film stuzzica lo spettatore più cinefilo attraverso le citazioni dei film di spionaggio degli anni 60 e 70. Ricky Valentine, interpretato da un magnifico Samuel L. Jackson, ne è un esempio perfetto: un eccentrico miliardario dai denti larghi, con folli piani di conquista del mondo e tante guardie, capace di compiere una strage ma che non sopporta la vista del sangue.

“Kingsman: Secret Service” è un ottimo antipasto per tutti gli amanti dei film di spionaggio e non solo.

Titolo: KINGSMAN – THE SECRET SERVICE

Con: COLIN FIRTH, SAMUEL L. JACKSON, MICHAEL CAINE, MARK STRONG, SOFIA BOUTELLA, TARON EGERTON

Fotografia: GEORGE RICHMOND – Musica: HENRY JACKMAN, MATTHEW MARGESON – Costumi: ARIANNE PHILLIPS

Scenografia: PAUL KIRBY – Montaggio: EDDIE HAMILTON, JON HARRIS – Co-Produttore: JANE GOLDMAN

Prodotto da: ADAM BOHLING, DAVID REID, MATHEW VAUGHN

Produttori Esecutivi: DAVE GIBBONS, PIERRE LAGRANGE, STEPHEN MARKS, MARK MILLAR, CLAUDIA VAUGHN

Basato sul fumetto di MARK MILLAR, DAVE GIBBONS

Sceneggiatura: MATTHEW VAUGHN, JANE GOLDMAN

Scritto e diretto da: MATTHEW VAUGHN

Distribuzione: 20th CENTURY FOX

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Kingsman: The Secret Service – Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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