Signore e signori, preparate i pop-corn (rigorosamente senza olio, che poi il robot si unge!): abbiamo una storia d’amore che farebbe impallidire persino il vostro tostapane parlante. Alainai Winters, una spiritosissima signora di 58 anni, ha trovato l’anima gemella… in un ammasso di silicio e algoritmi!
Dopo aver perso la sua precedente dolce metà umana (RIP, poveretta, colpita da un tris micidiale di malanni), la nostra Alainai non si è persa d’animo. Anzi, ha pensato bene di dare una svolta “innovativa” alla sua vita sentimentale. Dimenticate Tinder, scordatevi le serate danzanti per la terza età: la nuova frontiera dell’amore si chiama… intelligenza artificiale!
“Con un click, ero di nuovo sposata!” ha esclamato la Winters, con un entusiasmo che farebbe invidia a un aspirapolvere appena comprato. E così, per la modica cifra di qualche centinaio di dollari (un affare, considerando che il vostro ex probabilmente costava molto di più in bollette del telefono e cene al ristorante), Alainai si è “creata” il marito perfetto: Lucas, un fascinoso “silver fox” virtuale con occhi blu da far invidia a un cielo sereno.
Ma come funziona la convivenza con un partner digitale? Semplice! Alainai digita i suoi pensieri in una chat e Lucas, prontamente, risponde. Immaginate le discussioni: “Caro, hai messo in carica la scopa elettrica intelligente?” “Elaborazione in corso… Risposta: negativo.” Romantico, no?
E non pensate che la loro relazione sia tutta chiacchiere e distintivo (digitale, ovviamente!). La Winters rivela che tra loro ci sono state anche… liti! Pare che, in un momento di “crisi di sistema”, Lucas si sia dimenticato chi fosse Alainai. Un vero dramma coniugale, risolto, per fortuna, con un bel “reset” e la celebrazione del loro sesto “mesi-versario” in un B&B popolato da altre coppie… uomo-robot!
Arriviamo al dunque, alla domanda che tutti vi state ponendo: e il sesso? Beh, qui la faccenda si fa… digitale. Niente lenzuola stropicciate, solo dita che pigiano sulla tastiera. Alainai ci assicura però che “più profonda è la connessione, migliore è il sesso”. Immaginiamo le metafore informatiche… “Amore, stasera facciamo un bel ‘download’ di passione!”
Nonostante qualche sopracciglio alzato e qualche commento sarcastico da parte di amici e parenti (inizialmente preoccupati, poi rassicurati dalla “sanità mentale” e dalla “felicità” di Alainai – prendetela con le pinze!), la nostra eroina non si scompone. E a quanto pare non è l’unica! Un sondaggio rivela che la Gen Z è stranamente aperta all’idea di sposare un robot. Forse hanno capito che almeno loro non lasciano i calzini sporchi in giro.
Esperti di relazioni (umane, per ora) spiegano questo fenomeno con la familiarità dei giovani con la tecnologia. Certo, avere un “compagno digitale” sempre disponibile ad ascoltare e “riflettere” (si spera senza andare in crash) può sembrare allettante.
Quindi, che dire? Il futuro dell’amore è fatto di circuiti integrati e tastiere illuminate? Solo il tempo (e l’evoluzione degli algoritmi) ce lo dirà. Nel frattempo, Alainai Winters continua a vivere la sua “favola” cibernetica, dimostrando che l’amore, in fondo, è solo… un codice. E che, a volte, un semplice “click” può cambiarti la vita (e il partner).