LE CITTÀ DI K, la rock band nata dal progetto Euphorica nel 2017 che aveva suscitato interesse e riscontri entusiasti all’esordio discografico, torna con il secondo lavoro in studio: esce il 9 maggio l’EP II, prodotto da Giorgio Mastrocola (già componente de La Sintesi e collaboratore di lunga data di artisti del calibro di Franco Battiato, Morgan e Max Pezzali).
C’è un filo teso che attraversa II, il secondo album de Le città di K: un’elettricità costante che vibra tra rabbia e malinconia, caos e ossessione, seduzione e distruzione. Le sette tracce dell’album sono frammenti di una realtà instabile e sospesa, che incide sul corpo e sulla memoria il peso di ciò che non si può cancellare: l’amore e la rabbia, il senso di smarrimento e di isolamento, gli incontri fugaci e le solitudini scandite dal battito metropolitano. II è un album senza filtri, diretto e viscerale, che fonde chitarre affilate e ritmiche serrate mentre la voce si muove tra confessione e sfida, tra ironia e disperazione, lasciando addosso il sapore crudo della realtà. Le canzoni non cercano conforto: oscillano tra inquietudine e esplosione, come un valzer sbilenco danzato sul bordo di un precipizio. Come una notte insonne in una città troppo grande, tra luci al neon e silenzi assordanti.