Creepypasta – Il Letto della Bambola Maledetta

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In un ospedale abbandonato, un investigatore scopre una stanza sigillata contenente una bambola di porcellana che nasconde un terribile segreto.

Sono passati anni da quando ho iniziato a lavorare in questo vecchio ospedale abbandonato. È un posto lugubre, con corridoi bui e stanze silenziose che sembrano sussurrare storie di terrore e tragedia. Ma nulla mi aveva preparato a ciò che ho scoperto nell’ala chiusa del terzo piano.

È stata una notte come tante altre. Mentre vagavo tra i corridoi vuoti con la mia torcia in mano, ho sentito un rumore provenire da una delle stanze sigillate. La mia curiosità ha preso il sopravvento e ho iniziato a cercare un modo per entrare. Dopo un po’, ho trovato una porta semi-nascosta dietro una tenda di vecchi drappi polverosi.

Mentre spingevo la porta arrugginita, un odore pungente di muffa e decadimento mi ha investito. La stanza era gelida e buia, illuminata solo dalla luce fioca della mia torcia. Il mio sguardo è caduto su un vecchio lettino, intorno al quale erano sparsi strani disegni e simboli incisi sulle pareti.

Ma ciò che mi ha fatto rabbrividire fino al midollo era la presenza di una bambola di porcellana, posata sul lettino. La sua espressione era contorta in una smorfia sinistra, e i suoi occhi vuoti sembravano fissarmi con malizia. Ho tentato di spiegarmi razionalmente la mia paura, ma c’era qualcosa in quella bambola che mi faceva sentire in pericolo.

Deciso a lasciare quella stanza maledetta, mi sono girato per tornare indietro, ma la porta era sparita. La parete dietro di me era liscia, senza alcuna traccia di aperture o passaggi. Il panico ha iniziato a montare dentro di me mentre ho cercato freneticamente un modo per uscire. Ma ogni tentativo è stato vano.

Da allora, sono intrappolato in quella stanza oscura, circondato da quella bambola di porcellana che mi osserva con i suoi occhi vuoti. Ogni volta che chiudo gli occhi, sento i suoi passi avvicinarsi sempre di più. E so che quando riaprirò gli occhi, sarà lì, accanto a me, con il suo sorriso malevolo.

Giuseppe Gallo©2024 – RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Gallo

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