COLBHI: venerdì 31 marzo esce in radio e in digitale il nuovo singolo “DARK BALLAD” feat. PAOLO BENVEGNÙ

Condividi

Da venerdì 31 marzo 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Dark ballad” (Lilith Label), il nuovo singolo di Colbhi con il featuring di Paolo Benvegnù.

{loadmoduleid 668}

Il brano “Dark ballad” che anticipa il disco d’esordio “Gigantografia di piccoli sospiri” in uscita il 20 aprile, è una ballata oscura, che risuona fuori dal tempo. La voce profonda di Paolo Benvegnù dona una veste nobile e mistica alla canzone. Nell’apertura centrale compare il canto evocativo di Stefano Bolchi. Il testo in inglese è tratto dai “Proverbi dell’Inferno” di William Blake, poeta vissuto tra il Settecento e l’Ottocento.

{loadmoduleid 668}

Spiega l’artista a proposito del brano: “Sulle alture di Genova c’è un piccolo branco di cavalli che vive allo stato brado, anche se pochi lo sanno. Possenti e fragili, sembra si lascino cullare dal vento ed ascoltare il suo messaggio. Pascolano in silenzio sotto la cima di una collina e osservano dita di antenne che si allungano fino al cielo. Natura e cultura l’una accanto all’altra, ma distanti per linguaggio.

{loadmoduleid 668}

Il viaggio di Colbhi è inaspettatamente partito da lì, dal mistero di questo rapporto e dall’incontro con quel suono segreto, come i nostri sospiri, piccoli impercettibili segni lasciati andare.
Abbiamo preso in prestito le parole di William Blake e la voce profonda di Paolo Benvegnù che si è prestata generosamente partecipando alla nostra Dark ballad. Nonostante i toni oscuri, è il primo passo di una (ri)nascita”.

{loadmoduleid 668}

Il videoclip di “Dark Ballad” evoca un viaggio onirico dai toni in bianco e nero. Lo sguardo vaga a filo d’erba dai bordi della costa alle forme degli alberi spogli che sembrano disegnare un codice oscuro. Lentamente affiora il rapporto stridente tra natura e cultura. Gli animali parlano al vento e agli elementi in una lingua straniera agli uomini, connessi tra loro, invece, tramite onde trasmesse da file di antenne.

{loadmoduleid 668}

Il video si chiude con l’immagine della meridiana, dispositivo antico che scandisce il tempo a partire dai raggi del sole. La mano che vi passa sopra sembra però spazzare via la certezza che un orologio possa davvero misurare qualcosa. Il tempo, infatti, mostra fessure attraverso le quali si intravede il passato dalla prospettiva presente, in un gioco circolare. Il tempo non è, è sempre altrove.

Videoclip:

{loadmoduleid 668}

Comunicato Stampa

Comunicato Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *