RECENSIONE FILM. Ambulance

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Un action thriller su un lungo inseguimento spericolato e adrenalinico, dove alla magnificenza delle scene d’azione si contrappone l’approfondimento psicologico dei personaggi 

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Will Sharp (Yahya Abdul-Mateen II), veterano della guerra in Medio Oriente, non ha i soldi per far operare sua moglie, malata di cancro. Chiede aiuto al suo fratellastro Danny (Jake Gyllenhaal), che gli propone una grande rapina in banca. Quest’ultima non va come previsto e, dopo uno scontro con la polizia, i due fratelli rubano un’ambulanza, nella quale si trova il paramedico Cam Thompson (Eiza González), alle prese con un poliziotto ferito. Ha inizio così uno spericolato inseguimento tra le strade di Los Angeles.

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Un titolo sintetico, che in nove lettere sintetizza i protagonisti “visivi” del film, ovvero l’ambulanza (ambulance) e Los Angeles, il cui anagramma (LA) giace nascosto nel titolo della pellicola. Ambulance, infatti, vede un’ambulanza correre senza sosta per le strade di Los Angeles, lasciando una scia di scompiglio, morte, distruzione e tanta adrenalina.

Complici le restrizioni produttive dovute alla pandemia di Covid-19, dopo lo sperimentale 6 Underground Michael Bay ha ripiegato su un film “low budget”, “piccolo” e “ristretto”… ma solo in teoria. Ambulance è un thriller che parte nel mezzo dell’azione, con un breve e quasi sbrigativo incipit che lascia subito spazio alla rapina e al relativo inseguimento, filmato con tutte le inquadrature possibili al giorno d’oggi.

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Dai russian arm ai crane, fino alle riprese aeree svolte tramite gli elicotteri della Team5 Aerial Systems e dai droni pilotati attraverso la realtà virtuale con l’innovativo sistema del “First Person View”. Michael Bay ha filmato questo adrenalinico inseguimento lungo un paio d’ore in modo dinamico e coinvolgente, reso ancora più caotico dal montaggio veloce e serrato al quale il regista californiano ci ha abituato in tutte le sue produzioni.

Un tipico film alla Bay, dunque, che, arrivato alla 15esima pellicola, decide di spingersi oltre, riuscendo a calibrare la potente visione estetica con un approfondimento psicologico dei personaggi sin ora un po’ penalizzato. Danny, Will e Cam vengono infatti abbozzati nei primi minuti, per poi farli conoscere meglio nel prosieguo del film, mostrando gradualmente la loro natura in relazione agli avvenimenti che si susseguono senza sosta durante le ventiquattro ore “narrative” nelle quali si svolge tutta la vicenda. 

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Alle esplosioni, alle innumerevoli auto distrutte, alle sparatorie e agli interventi chirurgici “in movimento”, Michael Bay frappone dei personaggi più umani, sensibili e profondi, che ampliano le vedute narrative rispetto ai film precedenti e raccontano un’America più intima e disillusa che pomposamente patriottica.

Titolo: AMBULANCE

Con: JAKE GYLLENHAAL, YAHYA ABDUL-MATEEN II, EIZA GONZALEZ, GARRET DILLAHUNT, KEIR O’DONNELL, A MARTINEZ, JACKSON WHITE

 Montaggio: DOUG BRANDT, PIETRO SCALIA, CALVIN WIMMER – Fotografia: ROBERTO DE ANGELIS – Musica: LORNE BALFE

Costumi: LISA LOVAAS – Scenografia: KAREN FRICK

Prodotto da: MICHAEL BAY, IAN BRYCE, BRADLEY J. FISCHER, WILLIAM SHERAK, JAMES VANDERBILT

Produttori Esecutivi: RENE EZRA, LAETA KALOGRIDIS, MICHAEL KASE, MARK MORAN, TRACEY NYBERG

Basato sul film “AMBULANCEN” scritto da: LAURITS MUNCH-PETERSEN, LARS ANDREA PEDERSEN

Scritto da: CHRIS FEDAK – Regia: MICHAEL BAY

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES

Ambulance – Trailer

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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