ALZA LA VOCE | Intervista a Giulia e Paola Michelini

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Giulia e Paola Michelini, note per la fiction Mediaset Rosy Abate, hanno fatto riflettere il pubblico del Teatro Orfeo di Taranto con “Alza la voce”. Ecco a voi l’intervista!

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Scritto da Paola Michelini e Paolo Civati, Alza la voce è un confronto ironico e surreale tra due lati contraddittori della stessa donna: Stella (Paola Michelini), illusa di poter cambiare il mondo attraverso le proprie azioni, e Pizza (Giulia Michelini), disillusa, amara, leggera, troppo stanca per combattere, troppo feroce per essere davvero addomesticabile.

Uno spettacolo che utilizza metafore emotive, visive, sonore per riflettere sugli stereotipi legati al femminile oggi. 

Giulia e Paola Michelini ci hanno parlato in anteprima dello spettacolo e del loro rapporto sul palcoscenico.

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Alza la voce è uno spettacolo che gioca sulla metafora e sulla definizione di stereotipo. Quanto sono importanti questi termini nel mondo di oggi e perché vengono spesso combinati per comunicare un messaggio? 

Metafora e stereotipo sono due elementi fondamentali della comunicazione. Attraverso la metafora è più facile veicolare un messaggio e un concetto e lo stereotipo  ugualmente in maniera sempre negativa perché poi lo stereotipo ha sempre con sè una connotazione negativa. Lo stereotipo fa sì che vengano affibbiati ruoli che magari sono più complessi e ricchi di sfumature di come vengono stereotipati.

Il rapporto di sorellanza nella vita come vi aiuta nel rapporto di “fiction” sul palco? 

Sicuramente il fatto di essere sorelle ci ha aiutato in un lavoro che va fatto con attori che non si conoscono così profondamente, cioè un lavoro di prove di intesa, che per noi è stato molto più facile perché non doveva essere recitato.

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Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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