Quella fastidiosa allergia agli acari

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La sopravvivenza e la riproduzione degli acari è favorita dalle condizioni ambientali  che mantengono elevate le condizioni di temperatura e umidità. In inverno questa condizione climatica viene favorita dall’uso dei riscaldamenti e degli umidificatori.

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Gli acari sono organismi di dimensioni comprese fra 0,5 millimetri e 2 millimetri, appartengono alla famiglia degli Artropodi e causano le allergie sono i cosiddetti: Dermatophagoides Pteronyssinus e Dermatophagoides Farinae. Gli acari , hanno come habitat ideale le nicchie ambientali in grado di fornire cibo e riparo: materassi, cuscini, tappeti, coperte , moquette, tende, tappezzerie, divani.  Tra gli ambienti domestici, la camera da letto è l’ambiente in cui vivono meglio  gli acari della polvere perché  cuscini, materassi e lenzuola vengono a contatto con il corpo umano che rilascia su essi forfora, scaglie di pelle , residui di alimenti, frammenti di insetti e miceti; inoltre, l’umidità e il calore che rilascia il corpo su queste superfici crea anche la condizione ambientale ottimale. Gli acari possono vivere a temperature comprese tra 0 e 30 °C anche se alcune specie di acari sopravvivono anche in condizioni sfavorevoli. 

L’uso dell’aspirapolvere non è efficace per la riduzione delle carica di acari sulle superfici a rischio, più efficace era l’abitudine che in passato prevedeva “sbattere” e pulire tappeti a materassi all’aperto. Inoltre, le ridotte misure igienico-sanitarie, la scarsa areazione degli ambienti, scarso ricambio della biancheria portano a far proliferare gli acari.

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Il ruolo patogeno dell’acaro della polvere è dovuto all’eliminazione di sostanze allergeniche contenute nelle loro feci, saliva, secrezioni ghiandolari, cuticola, vaginali e spermatiche. L’allergia agli acari si manifesta con sintomi respiratori (rinite, asma, tosse) e cutanei (dermatite, prurito) quando gli acari sono 500 per grammo di polvere.

L’esame più efficace per una diagnosi di allergia agli acari della polvere è il Prick test o gli esami del sangue che rilevano la presenza delle IgE prodotte nei confronti degli allergeni degli acari.

Il mantenimento di una temperatura compresa fra 18 e 20 gradi e di un’umidità inferiore al 50% riducono il rischio di contaminazione degli ambienti. Un’opportuna pulizia di mobili, soprammobili e tappezzerie è sempre raccomandata, i rivestimenti in pelle, materassi e cuscini in materiale sintetico, sarebbero da preferire a quelli in stoffa. Eliminare i tappeti e lavare di frequente le tende. Comunque, la biancheria va lavata ogni settimana a 55-60°C . Giocattoli di peluche e tessuto raccolgono polvere ma possono essere lavati di frequente e si possono disinfettare tenendoli in congelatore per 24-48 ore. Gli indumenti indossati dovrebbero essere lasciati all’aria e al sole prima di essere riposti negli armadi in sacchetti di plastica monouso. Usare deumidificatori per togliere l’umidità nell’ambiente o aerare di frequente può sanificare l’ambiente. I mobili e i soprammobili vanno spolverati 1-2 volte a settimana con un panno elettrostatico.

In estate o in inverno l’allergia da acari si combatte con l’igiene dell’ambiente in cui si vive, fatta nel modo più accurato del solito.

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Angela Astone

Angela Astone

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