Dopo essere stati costretto al rinvio della data prevista il 13 settembre, il Festival Oltrelirica riparte prontamente, riprogrammando il clou della sua terza edizione.
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Si svolgerà al Teatro delle Cave di Fantiano di Grottaglie TA, domenica 4 ottobre, alle 17,30, con l’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi, in un allestimento sinfonico speciale. In un festival sostenuto dal Comune di Grottaglie, con il patrocinio dell’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, del Teatro Pubblico Pugliese e dell’Università di Bari.
L’Ordinanza comunale emanata il 9 settembre dal sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò (che vietava qualsiasi forma di spettacolo, a causa di un piccolo focolaio scoperto a Grottaglie) è stata annullata lunedì 14 settembre, e lo staff di Oltrelirica – con in testa l’associazione «Angeli Eventi», presieduta da Angela Cuoccio e dal direttore artistico Gianni Leccese – ha immediatamente rimesso in moto la macchina organizzativa. «Integriamo la distanza con l’arte, è la musica a dover essere contagiosa», è il messaggio lanciato dalla presidente di Angeli Eventi, forte e chiaro.
Le Cave di Fantiano, dunque, tornano a rappresentare uno spazio fondamentale per la lirica all’aperto. Quando tre anni fa è nato il Festival Oltrelirica la volontà di «Angeli Eventi» poggiava su questa idea visionaria e legata al grande amore per l’opera. Nell’appuntamento del 4 ottobre, sul podio, a dirigere la Messa da Requiem di Verdi, composta nel 1874 per coro, voci soliste e orchestra, ci sarà Andrea Raffanini. Il direttore d’orchestra lombardo guiderà l’Orchestra Sinfonica del Levante e il Coro Lirico di Lecce; le quattro voci soliste saranno Cristina Giannelli (soprano), Angela Cuoccio(mezzosoprano), Gianni Leccese (tenore) e Alessandro Arena (basso). Maestro del coro è Vincenza Baglivo, e direttore di palcoscenico Silvia Giancane, che lavora alle scene e allestimenti con Damiano Pastoressa. A presentare la serata, con diverse importanti presenze istituzionali, ci sarà Barbara Mangini.
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Il maestoso capolavoro verdiano, dunque, sarà un doveroso omaggio per ricordare con il cuore colmo di speranza le vittime della pandemia. L’opera è contraddistinta da grande pathos e carattere drammatico. Impossibile scindere il Verdi operista da quello sinfonico e corale: nel suo Requiem orchestra, coro e solisti sono fusi in un unico grande binario religioso e musicale, ma soprattutto teatrale. Ragion per cui questa Messa da Requiem, firmata Oltrelirica, si comporrà di una preziosa installazione registica a cura di Franco Ferrante. Non a caso si è scelto anche di partire in un orario pomeridiano che lambisce il tramonto, giocando con i chiaroscuri della luce. Un modo per conferire maggiore sacralità al ricordo delle vittime della pandemia in Italia e nel mondo, ma anche per creare un momento di condivisione e di riflessione sugli accadimenti del lockdown. Un tributo dovuto anche a tutti gli operatori sanitari, coinvolti in prima linea.
Opera grandiosa, in cui Verdi ci fa vivere il terrore dell’inferno (tra timbri e registri bassi) e la luminosa speranza di salvezza, la Messa da Requiem esalta il vortice sonoro del destino umano, contemplato nel «Dies irae», aprendosi più volte a momenti di spiritualità e riflessione, come nel bellissimo «Lacrymosa» o nel «Responsorium» finale. Coro e solisti, da questo punto di vista, sono il motore costante del Requiem, chiamati ad interpretare i lamenti e le speranze dell’intera umanità.
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«È un’opera a cui sono molto legato – spiega Raffanini –, l’ho già diretta diverse volte ed è il prodotto di un autore molto “umano” e “terreno” come Verdi. È miracoloso che un uomo come lui, non propriamente praticante, sia riuscito a comporre un’opera religiosa di tale preziosità e grandezza. Con una forza tellurica enorme, un’implorazione che parte dal basso e diventa una preghiera che sale sempre di più, restando vicino all’essere umano come poche altre. È un Verdi profondamente maturo, che dedica l’opera ad Alessandro Manzoni, e condensa in questo capolavoro tutta la straordinaria capacità del grande operista che conosciamo. È un lavoro scritto talmente bene che la musica sgorga da sola. I bilanciamenti tra coro, solisti e orchestra sono già in partitura. Ma il lavoro da fare è proprio nei dettagli della sua scrittura: prestare attenzione massima alle indicazioni verdiani, abbandonando qualsiasi cliché. È già stato tutto pensato dalla sua maestria compositiva. Chiederò al coro e ai solisti di esprimere anch’essi la grande umanità insita nella musica: c’è tanto Verdi lirico, ma occorre una umiltà che trascenda le opere. In un certo senso occorre spogliarsi della vocalità teatrale per giungere al cuore dell’interpretazione e della scrittura».
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Tutti i biglietti acquistati per la precedente data del 13 settembre restano validi per il 4 ottobre e vannoesibiti integri ai controlli nel Teatro delle Cave di Fantiano. Si può richiedere il rimborso entro e non oltre lunedì 28 Settembre, inviando una mail a assistenza-acquisti@ liveticket.it, e specificando lo spettacolo per cui lo si richiede (per gli acquirenti on line sarà trattenuta la percentuale di prevendita pari all’8%). Oppure presentandosi alla biglietteria dell’info point turistico di Grottaglie, presso il Castello Episcopio, con i biglietti integri in ogni loro parte.
Per l’acquisto dei biglietti ancora disponibili, sono in vendita sul circuito Liveticket (liveticket.it/ oltreliricagrottaglie), a Taranto (Bar “El Timba”, via Dante Alighieri 107) e a Grottaglie, all’infopoint turistico (Largo Maria Annunziata). L’evento alle Cave di Fantiano (e il relativo accesso) si svolgerà nel rispetto di tutte le norme sanitarie previste. Tutti i dettagli di Oltrelirica sono sul sito ufficiale www.oltrelirica.it.
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