Ho avuto modo di intervistare il pediatra e neonatologo Dott. Luigi Gallo sulle infezioni ricorrenti nella pratica sportiva e l’importanza dei vaccini. Quindi per tutti coloro che praticano sport a qualunque età leggete con attenzione i consigli del Dott. Gallo per uno sport sano sotto ogni aspetto.
Dott. Gallo quanto sono frequenti le infezioni tra le persone che praticano una sport?
Praticare uno sport è molto importante perché, una regolare attività fisica, produce importanti miglioramenti fisiologici nell’organismo . Fare un’attività sportiva moderata e costante produce anche una stabilizzazione del sistema immunitario e rappresenta un’ottima profilassi per lo sportivo. Lo sport aumenta la coscienza di sé, riduce l’ansia e porta ad una stabilizzazione psichica, scientificamente dimostrata in quanto c’è una maggiore produzione di endorfine.
Se lo sport viene fatto in maniera incostante, sottopone gli atleti a sforzi eccessivi e ad allenamenti intensivi. che possono causare l’ indebolimento del sistema immunitario. L’atleta che si sottopone a queste grandi competizioni sportive che richiedono un grosso sforzo fisico, provoca nel suo sistema immunitario una carenza di linfociti; la conseguenza, nel dopo sforzo, è una carenza di difese immunitarie con una facilità di contrarre infezioni di origine virale e batterica.
La riduzione dei linfociti nel dopo sforzo ha una denominazione inglese “open window” ossia una condizione che permette di contrarre infezioni soprattutto perché, dopo l’evento sportivo, gli atleti vanno a fare la doccia, condividono gli spogliatoi e condividono i mezzi di trasporto; perciò si ammalano di faringiti, tonsilliti, micosi ed infezioni erpetiche.
Che ruolo hanno i vaccini nello sport? Normalmente troviamo due fazioni avverse: i pro-vaccini e i no vax…
A dispetto dei no vax, che, pur senza supporti scientifici, si contrappongono a coloro che usano i vaccini è consigliabilissimo sottoporre a vaccino profilassi gli atleti in particolare, oltre che ai soggetti a rischio (anziani, cardiopatici, bambini sotto i 12 anni con infezioni respiratorie ricorrenti). Nello specifico,è consigliabile la vaccino profilassi influenzale negli atleti. Inoltre, gli atleti che praticano attività sportiva all’estero dovrebbero fare altri vaccini, come : l’anti- epatite A (che si contrae con l’ingestione di verdure e frutta cruda) e l’anti-tifica.
Vorrei spendere una parola in più sull’influenza. Dobbiamo sfatare il mito della vaccino profilassi antinfluenzale che fa male o che è inutile, perché non facendo la vaccinazione per tempo, ossia verso novembre/dicembre, facilmente si contraggono queste brutte infezioni, specialmente nei soggetti cardiopatici o anziani defedati, che spesso possono sfociare in broncopatie abbastanza serie.
Quindi, anche se si contrae una malattia da raffreddamento il vaccino protegge dalle complicazioni?
Si infatti protegge moltissimo. I vaccini ai giorni nostri sono molto sicuri . Il vaccino fatto da agenti batterici o virali attivati viene fatto soprattutto agli anziani over 65 e può avere effetti collaterali come uno stato febbrile . Il vaccino adatto per l’età pediatrica , per i soggetti giovani e anche per gli atleti è fatto da agenti batterici o virali inattivati, o split inattivati, che proteggono solo al 60-70% ma non danno nessun effetto collaterale; al massimo causano una lieve dolenzia nel punto di inoculazione perché si effettua per via intramuscolare.
Per gli atleti, che sono molto vulnerabili alle infezioni, una vaccinazione di tipo anti-influenzale protegge molto dai rischi dopo sforzo fisico.
Anche perché l’influenza è una patologia che si contrae facilmente, basta uno starnuto, mentre le altre malattie per cui è prevista una vaccinazione hanno una contagio più articolato vero?
Certo queste sono malattie che gli atleti possono contrarre se vanno nei paesi esteri a rischio, mentre in Italia, dove l’influenza è la terza patologia infettiva più diffusa e rischiosa (ogni anno 5-6 milioni di italiani la contraggono), si possono fare questi vaccini inattivati che danno pochissimi effetti collaterali.
E per tutte le altre infezioni?
E’ importante la profilassi ambientale contro le micosi, ossia usare delle precauzioni come le ciabatte per la doccia, lavarsi i piedi prima di entrare in piscina e l’uso di disinfettanti idonei da parte dei gestori delle strutture sportive.
E per le otiti?
Le otiti sono molto frequenti tra i bambini (OMA otiti medie acute) perché hanno un condotto uditivo più corto rispetto all’adulto. Inoltre, l’acqua della piscina è ricca di cloro e può causare otalgie nei bambini. Comunque se l’otite viene presa in tempo, appena insorge il dolore, non va incontro ad eventuali perforazioni timpaniche.
Angela Astone