Tra surf-rock australiano e scelte di pancia: DIY, il nuovo singolo dei Barkee Bay

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C’è un momento in cui smetti di chiedere permesso e inizi a farlo a modo tuo. “DIY”, secondo singolo estratto dal disco dei Barkee Bay, pubblicato il 23 aprile, è esattamente questo: una presa di posizione, una risata a denti stretti in faccia alle troppe aspettative, alle regole imposte, ai consigli che non hai mai chiesto.

Nato in pochi minuti, da un riff buttato giù senza pensarci troppo, il brano suona come una scelta di pancia. Il sound è ruvido ma curato, sospeso tra il surf-rock australiano, falsetti distorti, chitarre sgranate e una componente elettronica che tiene tutto insieme con naturalezza. È un equilibrio tra spiaggia e bilocale affollato, tra introspezione e schiaffo emotivo, tra il bisogno di proteggersi e la voglia di perdersi sotto una cascata.

Il messaggio è chiaro: lasciati stare. Non devi sempre spiegarti, non devi adattarti a chi ti dice come dovresti essere. “DIY” è per chi non sa ma ci prova lo stesso, per chi non ci sta alla festa ma si crea la propria, anche in trenta dentro una stanza troppo piccola. È per chi ha imparato a non prendersi troppo sul serio e a non lasciare che nessuno gli metta in discussione il valore.

Nel testo, il mantra “I don’t give a fuck” viene ripetuto con la leggerezza e la lucidità di chi ha fatto pace con le proprie insicurezze. Un rifiuto elegante ma deciso verso il bigottismo, i semidei, le feste a cui non vuoi andare e le versioni di te che non ti rappresentano più. È un promemoria a seguire l’intuizione prima dell’opinione altrui.

“DIY” non urla per farsi notare, ma vibra nella pancia. È un pezzo che non ha bisogno di alzare la voce per dirti che puoi essere esattamente chi vuoi, senza chiedere scusa.

anynamenews

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