Dopo mesi trascorsi dedicandosi intensamente alla musica, tra scrittura e lavoro in studio, Teseghella, la “penna killer” degli ultimi tempi, annuncia oggi il suo un nuovo singolo intitolato “+G” (Maciste Dischi, distribuzione Warner Music), che sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire da stasera a mezzanotte (mercoledì 23 aprile 2025).
In “+G” Teseghella prosegue la sua ricerca musicale e unisce ritmi incalzanti a parole che scivolano veloci, restituendo un bisogno urgente di continuare a raccontarsi. Seppur attraversata da un sound elettronico che lo distanzia dai suoi precedenti lavori, l’atmosfera del brano conserva tutta la forza evocativa tipica della scrittura dell’artista, fatta di immagini vivide, riflessioni a cuore aperto e di uno sguardo mai banale sul caos del presente. “+G” è un pezzo che racconta il cambiamento, il bisogno di ripartire, la fatica di restare fermi.
Teseghella cammina, anzi corre, tra le contraddizioni del quotidiano con il suo stile inconfondibile: un punto di vista laterale ma sempre diretto, capace di creare connessioni profonde con chi lo ascolta. A dare forma al brano anche un paesaggio sonoro costruito insieme al produttore Francesco Fugazza, perfetto per ospitare i personaggi che lo abitano. Una produzione che mescola elementi caotici, disordinati, sperimentali e distopici, dando vita a un “giardino dei sensi” dal significato preciso e riconoscibile.
Con queste parole, Teseghella descrive “+G”:
“Quando penso a questa canzone, penso ad un ragazzo che getta delle fotografie in un uragano. In realtà, il brano è nato dopo una forte lite con un mio familiare: vivevo una vita fatta di equilibri molto precari. Dietro questa facciata un po’ colorata che mostro tramite la musica, si nascondono delle stanze buie, desolate, usurate, troppo usurate, e quel giorno probabilmente avevo tirato un po’ troppo la corda, dovevo obbligatoriamente delle scuse a me stesso per quello che stavo diventando, oltre che alle persone che mi stanno intorno. Da quel giorno la mia vita è totalmente cambiata, ma la redenzione, come al solito, passa dal rimuginare, ruminare e poi trascrivere ogni sbaglio, lasciando questa sorta di testamento.”