The Alto Knights – I due volti del crimine: Un Doppio De Niro tra Fascino Gangster e Tradimento

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Il cinema gangster ha un fascino intramontabile, e quando un gigante come Robert De Niro si sdoppia per interpretare due ruoli iconici, l’attesa è palpabile. “The Alto Knights – I due volti del crimine”, diretto da Barry Levinson e basato sulla sceneggiatura di Nicholas Pileggi, autore di classici come “Quei bravi ragazzi e “Casino”, prometteva un’immersione profonda nelle dinamiche spietate della criminalità organizzata italoamericana. Il film mantiene le promesse? Scopriamolo nella nostra recensione.

Trama:

“The Alto Knights” ci trasporta negli anni ’50 e ’60, nel cuore pulsante della mafia newyorkese, attraverso gli occhi di due figure gemelle ma profondamente diverse: Vito Genovese e Frank Costello (entrambi interpretati con maestria da Robert De Niro). Vito è l’astuto e spietato boss che mira al potere assoluto, scalando i ranghi con violenza e manipolazione. Frank, d’altra parte, è un uomo più carismatico e navigato, con legami politici influenti e un approccio più sottile al controllo del crimine. Il film segue le loro ascese parallele e le inevitabili collisioni, mostrando le intricate dinamiche familiari, le lotte intestine per il dominio, i tradimenti e le alleanze precarie che caratterizzano questo oscuro mondo. Attraverso una narrazione avvincente, veniamo condotti nei meandri di un’epoca in cui il confine tra legge e crimine era spesso labile, e il potere si conquistava con la forza e l’inganno.

Pro:

  • Doppia interpretazione magistrale di Robert De Niro: Vedere De Niro dare vita a due personaggi così distinti e complessi è il vero cuore pulsante del film. La sua capacità di sfumare le personalità e rendere credibili entrambi i ruoli è impressionante.
  • Scrittura solida e dialoghi incisivi: L’esperienza di Nicholas Pileggi si fa sentire nella sceneggiatura, ricca di dialoghi taglienti e situazioni che riflettono l’autenticità del mondo criminale dell’epoca.
  • Atmosfera e ricostruzione storica curate: La scenografia, i costumi e la colonna sonora contribuiscono a immergere lo spettatore nell’epoca d’oro (e oscura) della mafia italoamericana.
  • Ritmo narrativo coinvolgente: Nonostante la complessità della trama e dei personaggi, il film mantiene un ritmo che cattura l’attenzione dello spettatore fino alla fine.
  • Cast di supporto all’altezza: Accanto a De Niro, un cast di talentuosi attori contribuisce a dare spessore e credibilità alla storia.

Contro:

  • Potrebbe risultare derivativo per chi conosce a fondo il genere: Alcuni stilemi e dinamiche narrative potrebbero apparire familiari agli appassionati di film sulla mafia.
  • La complessità dei personaggi gemelli potrebbe confondere alcuni spettatori: Distinguere inizialmente le sfumature tra Vito e Frank potrebbe richiedere un po’ di attenzione.
  • Alcuni passaggi narrativi avrebbero potuto essere approfonditi: Data la ricchezza del materiale di partenza, alcuni aspetti della storia e dei personaggi avrebbero meritato maggiore esplorazione.

Voto: 7.5/10

Conclusione:

“The Alto Knights – I due volti del crimine” è un solido e avvincente dramma gangster che si eleva soprattutto grazie alla straordinaria performance di Robert De Niro. Sebbene non rivoluzioni il genere, offre uno sguardo affascinante e ben realizzato sulle dinamiche di potere all’interno della mafia newyorkese, arricchito da una scrittura efficace e da un’atmosfera immersiva. Un film consigliato agli amanti del genere e a chiunque voglia ammirare un maestro della recitazione all’opera in una doppia sfida attoriale.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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