Vasco Barbieri, pluripremiato cantautore italiano di livello internazionale, ci parla del suo nuovo singolo: “Il ritorno”,
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“Il ritorno” è un brano che presenta due livelli di lettura. Scopriamoli insieme!
Ciao Vasco, parlaci un po’ di te
Ciao! Sono un musicista che non avrebbe potuto fare altro nella vita… forse qualcosa di più ortodosso, ma comunque l’avrei fatto armonicamente. La mia esigenza quotidiana, infatti, è di trovare e creare armonie, ovvero cogliere ed evidenziare le continuità narrative presenti intorno a me e che mi legano ad esse. Musica, allora, per ricamare ed inventare rapporti e universi semantici, creando ponti fra il mondo ed l’inconscio, così da poter essere un fedele testimone del presente. Il linguaggio musicale, quindi, è stato dapprima lo strumento attraverso cui mi sono riconosciuto e, quindi, è diventato l’obiettivo della mia vita.
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Come nasce “Il ritorno”, il tuo nuovo singolo?
Questa canzone è una presa d’atto del bisogno di ricominciare e tornare a mettersi in gioco: dopo la crisi e paralisi del periodo di lock-down, è stato necessario ricominciare a vivere con fiducia, abbandonandosi all’universo, alle stelle e a tutto ciò che ci circonda. La speranza, per ciascuno di noi, è quella di tornare partendo con un momento di svolta, sottolineando l’esigenza di vita e di cielo. Tuttavia il ritornare, dopo essersi ri-trovati, implica mettersi in gioco nella vita in modo nuovo, con la consapevolezza delle esperienze trascorse, senza cristallizzarsi esclusivamente nel presente; è proprio a questo punto, allora, che il Destino, quell’infinito vortice di contingenze e riferimenti, a cui ciascun ogni uomo è strettamente legato, acquisisce un ruolo fondamentale nella scansione del ritmo ciclico del gioco della vita: al suo aiuto, quindi, bisogna talvolta affidarsi, con speranza.
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