SANREMO 2020. M° Stragapede: «Quella volta che al “Tarentum” ho cantato con Diodato»

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Diodato ha vinto Sanremo, e con lui anche Taranto, la sua città natale. Il capoluogo jonico è da sempre una piazza che Diodato supporta dal punto di vista culturale e sociale, collaborando con i numerosi artisti del territorio. Fra questi vi è il M° Antonio Stragapede, affermato cantante lirico baritono, docente di canto lirico al Conservatorio “Giovanni Paisiello” di Taranto.

Il M° Antonio Stragapede, originario di Molfetta, nel corso della sua carriera ha partecipato ad importanti produzioni nazionali ed internazionali, calcando i palcoscenici dei più importanti teatri del mondo: dal Teatro Alla Scala di Milano alla Carnegie Hall di New York. Si è esibito in un Concerto Sacro davanti a Sua Santità Giovanni Paolo II e collabora con importanti artisti di fama mondiale, come Renato Bruson e Katia Ricciarelli.

Con Diodato ha partecipato all’inaugurazione del Teatro Tarentum di Taranto, avvenuta nel maggio 2014. Il M° Stragapede ha condiviso con noi questa interessante esperienza.

M° Stragapede, che ricordi ha di quella serata con Diodato?

Fu uno spettacolo bello, un evento indimenticabile e con molto pubblico, che finalmente riapriva il sipario del “Tarentum”, uno dei più importanti teatri di Taranto, restituito alla città dopo tanti anni.  La serata è stata presentata da Fabiano Marti, che oggi è assessore alla cultura del comune di Taranto. Nella prima parte del concerto io e i miei colleghi del “Paisiello”: Loredana Cinieri, Dante Roberto, Giuseppe Di Gioia e Giuseppe Grassi, abbiamo eseguito un repertorio classico, oltre a letture recitate dall’attrice Anna Ferruzzo. Nella seconda parte si è esibito Antonio Diodato, accompagnato dall’Orchestra G. Paisiello.

Quali sono le sue impressioni su Diodato?

Diodato quella sera era molto emozionato, perché cantava nella sua Taranto. Mi sembra un ragazzo umile, semplice e disponibile. Un artista che si è costruito passo dopo passo, sempre con i piedi per terra. Successivamente sono andato a sentirlo ad un concerto a Molfetta, la mia città. Ci siamo rincontrati e lui è stato molto cordiale, ricordando la bellissima serata al “Tarentum”.

Diodato ha vinto Sanremo 2020. Quali saranno i benefici per lui e per la città di Taranto?

Per Diodato è un grande punto di arrivo, perché è il coronamento di tanti sacrifici, di tanto studio e di tanto impegno, che sicuramente lo renderà famoso al grande pubblico, anche se adesso aveva già molti fan. Per Taranto, Diodato era già direttore artistico del concerto del 1 maggio. Adesso intensificherà di più il suo impegno per i problemi di Taranto. Non a caso la canzone che ha vinto Sanremo si chiama “Fai rumore”: un brano bello e significativo che sprona ad essere tenaci e a far sentire la propria voce. Un titolo adattissimo a scuotere gli animi, a far valere i propri diritti, con un messaggio utile anche ad incitare i cittadini di Taranto all’impegno per risollevare la città dagli ingiusti problemi che sta sopportando. Sicuramente la vittoria di Sanremo renderà Diodato un modello da imitare da parte di tanti giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della musica leggera.

Lei insegna al Conservatorio “Paisiello” di Taranto. Pensa che ci potranno essere future collaborazioni tra Diodato e il Conservatorio?

Diodato ha già partecipato ad un incontro nella sede del “Paisiello”, durante il “Medimex”. In occasione della vittoria a Sanremo, anche d’accordo con il direttore del “Paisiello” di Taranto, il M° Gabriele Maggi, inviteremo sicuramente Diodato per un incontro con studenti e concittadini. Potrebbe essere l’occasione per fargli ascoltare le esibizioni di alcuni nostri studenti. Ci è gradita l’occasione di porgergli gli auguri per una grande e fortunata carriera e, magari, di potersi esibire in un futuro concerto assieme ai nostri migliori allievi. Siamo orgogliosi di avere a Taranto un concittadino, che dopo aver fatto tanta gavetta, è arrivato a questo importante traguardo e gli auguriamo sempre maggiori successi.
 

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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