Mattia e il nonno: domenica 5 dicembre al TaTÀ di Taranto

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Domenica 5 dicembre, ore 18 all’auditorium TaTÀ di Taranto “Mattia e il nonno” dal romanzo di Roberto Piumini, il racconto vincitore dell’Eolo Award 2020 come migliore spettacolo dell’anno.

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Mano nella mano. Per il cartellone “favole&TAmburi”, domenica 5 dicembre, alle ore 18 all’auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Mattia e il nonno” di Roberto Piumini dal romanzo omonimo pubblicato da Einaudi Ragazzi, adattamento e regia Tonio De Nitto, con Ippolito Chiarello, musiche originali Paolo Coletta, costume Lapi Lou, luci Davide Arsenio, coproduzione Factory compagnia transadriatica / Fondazione Sipario Toscana, in collaborazione con Nasca Teatri di Terra, vincitore Eolo Award 2020 come miglior spettacolo dell’anno e menzione speciale della giuria Festebà 2021. Durata 55′. 

“Mattia e il nonno” è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, uno degli autori italiani più apprezzati della letteratura per l’infanzia. In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare.

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In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama.

Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita.

È un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti, avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura.

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