“Sparta” di Bonnie P. è un brano rap con influenze pop che trasmette tormento e carica. Un brano frutto di un anno di lavoro in studio nel quale la cantante esprime dolore ed onestà attraverso le proprie debolezze, ma anche rabbia, disperazione e una forte determinazione. Impressioni ampliate nel videoclip, che in uno stato di forte tensione racconta lo stato paranoico vissuto dall'artista in prima persona, che cerca di scappare da se stessa fuggendo dalla sua ombra, che sembra perseguitarla.

Bonnie P. ci ha parlato di "Sparta" e, allo stesso tempo, ci ha fatto conoscere se stessa.

Dal 21 gennaio è in rotazione radiofonica il tuo nuovo singolo "Sparta". Come mai hai scelto questo titolo?

“Guerrieri come a Sparta ma in tuta di felpa”

Nel brano metti a nudo te stessa, con le tue debolezze e la tua determinazione, ma soprattutto affronti la tua stessa ombra. Si può dire che, a volte, il nostro nemico più grande siamo proprio noi stessi?

È esattamente quello che volevo trasmettere, nel video inveisco contro la mia ombra anche se sembra dal testo che io stia parlando con qualche altra persona. Ho voluto rappresentare lo stato paranoico.

La tua produzione è principalmente pop, rap, hip hop, ma la tua formazione è lirica. Come unisci artisticamente questi due ambiti?

Ho sempre fatto camminare le due esperienze di pari passo. Per me la musica non ha etichette, ascolto dal neomelodico alla musica lirica, credo che non ci siano mondi da unire in realtà.

"Sparta" per te segna l’inizio di una nuova fase artistica. In che "direzione" sta andando Bonnie P.?

In direzione delle stelle