Acqua Distillata – “diamine” è il nuovo singolo

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Dumba Dischi presenta “diamine”, il nuovo singolo dell’artista veneta di stanza a Bologna Acqua Distillata, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 4 luglio. Un brano nato inaspettatamente un pomeriggio estivo, come una pioggerella stagionale grazie a Roberto Da Dalt e Andrea Da Dalto che muniti di un registratore multitraccia iniziano a registrare sotto forma musicale la calura estiva improvvisando giri di chitarre lo-fi, intrecciate ad un basso dal sapore country e batterie leggere. Lo xilofono dona quel tocco di disarmante dolcezza mista amarezza che sottovoce accompagna tutta la canzone. Decidono successivamente di condividerla con Lucia (aka Acqua Distillata) per cucirci addosso un testo e una melodia. 

“È stato un colpo di fulmine al primo ascolto. Ma come tutte le relazioni, per riuscire a spiegarle a parole c’è bisogno di un po’ di pazienza. L’autunno ha appena bussato alle porte quando finalmente le parole emergono. Se la musica è frutto di una pioggia dal profumo di petricore, del caldo estivo, il testo è una foglia autunnale che abbandona il suo ramo. Il sound lo-fi estivo incontra la malinconia autunnale cucendo la storia di un sentimento sbocciato sotto il sole di luglio”. – Acqua Distillata.

“diamine”, senza volerlo, nasconde una duplicità non solo stagionale, ma geografica, paesaggistica e tematicaLe campagnehanno ospitato la creazione della musica, le mura della città il testo. Questo si srotola nel dormiveglia di un letargo, in una mattina immersa nella quotidianità. L’appartamento di Lucia, è circondato da architettura condominiale, ma regala uno squarcio in un piccolo giardino interno. È nelle crepe di quel muretto pieno di periferie di edera che immagina una passeggiata tra i ricordi di una relazione passata. “diamine” diventa la parola chiave per esprimere tutta l’amarezza, la nostalgia e la consapevolezza di un sentimento difficile da coltivare e che ormai è scivolato via. Lo sconforto di una mancanza di chiarezza, dialogo e sincerità, provoca quelle piccole crepe che a lungo andare contribuiscono a deteriorare l’architettura, che inevitabilmente porta a un cedimento, trasformandosi in un rudere abbandonato

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