Hotel con robot alla reception: il turismo del futuro fa paura… e ridere!

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In Giappone spuntano hotel senza personale umano, ma i robot alla reception spaventano i turisti più della lingua locale. Ecco cosa è successo.

Benvenuti nel futuro, dove puoi fare check-in in hotel… con un robot che ti guarda dritto negli occhi e ti augura una “piacevole permanenza” con tono più inquietante di un film di fantascienza.

Succede in Giappone, patria della tecnologia estrema, dove alcuni alberghi hanno deciso di dire addio alle reception con sorriso umano per sostituirle con androidi in uniforme. Sì, esatto: ti accoglie un robot che parla, ti scansiona il passaporto e, se ti va male, ti fa pure sentire giudicato.

Check-in o film dell’orrore?

L’idea è semplice: automatizzare l’accoglienza per rendere tutto più efficiente. Ma la realtà, per alcuni turisti, è sembrata più un episodio di Black Mirror che una vacanza da sogno. Ti presenti al banco e, al posto di una persona in carne e ossa, trovi un automa vestito da receptionist che ti fissa immobile con occhi digitali e voce metallica: “Benvenuto. Inserisci il tuo documento. Goditi il soggiorno.”

Il problema? C’è chi si è preso un colpo.

Tra i modelli disponibili ci sono robot umanoidi, ma anche… dinosauri animatronici. No, non stiamo scherzando. Dinosauri parlanti con cappellino d’hotel e una voglia matta di gestire la tua prenotazione. Jurassic Park, ma con il Wi-Fi.

Un futuro senza personale? Non proprio.

Questi hotel giapponesi — chiamati Henn na Hotel, che guarda caso significa “hotel strano” — volevano rivoluzionare l’industria dell’accoglienza. E ci sono in parte riusciti, almeno nella viralità. Ma la realtà è che, nonostante il fascino dell’innovazione, molti ospiti hanno trovato l’esperienza… “più robotica che accogliente”.

Anche perché, diciamolo: il robot non capisce le sfumature, non ride alle tue battute e se ti sbagli a digitare la data di check-out, non ti corregge. Risultato? Dopo qualche anno, molti di questi hotel sono corsi ai ripari, “licenziando” più della metà dei loro androidi e reintegrando esseri umani in carne, ossa e sorriso.

Tecnologia ok, ma il tocco umano resta imbattibile

Insomma, l’esperimento futuristico ha dimostrato che, anche nell’era dell’intelligenza artificiale, l’essere umano resta imbattibile in fatto di empatia, flessibilità… e soprattutto nel non farti sentire come in un film distopico appena metti piede in albergo.

Quindi, se stai pianificando un viaggio in Giappone e vuoi un’esperienza davvero unica, prova pure l’hotel con robot alla reception. Ma non dire che non ti avevamo avvisato se ti senti osservato mentre scannerizzi il passaporto.


🧳 Hai mai provato un hotel con robot? Scrivici nei commenti o condividi la tua esperienza!

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo

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